Esistono molti più piercing di quello che si crede. Nell’articolo di oggi andremo a scovarli proprio tutti, scoprendone i nomi e le principali caratteristiche. Se siete alla ricerca del piercing più adeguato a voi sono sicura che questa guida non vi deluderà.
Per rendere il tutto più chiaro suddivideremo i piercing a zone, come ad esempio volto, bocca, orecchie.. in questo modo si potrà avere un quadro completo di tutti i piercing che si possono fare nel corpo. Inoltre non bisogna dimenticare che il microdermal piercing può essere collocato in qualsiasi zona, anche nelle più strane come dita dei piedi o polpacci. Pronti per cominciare?
I nomi di tutti i piercing:
Volto
Eyebrow: quello che noi, comunemente, chiamiamo piercing al sopracciglio. Può essere posizionato sia in verticale, con le due palline del gioiello che dividono in due il sopracciglio, che in orizzontale, normalmente con il gioiello posto leggermente al di sopra del sopracciglio. Questo piercing è notoriamente uno dei meno dolorosi ed è particolarmente adatto per chi si avvicina per la prima volta al mondo della body modification.
Anti-eyebrow: è il piercing posto immediatamente sotto l’occhio o di fianco ad esso. Rispetto al suo corrispettivo al sopracciglio è molto più doloroso in quanto è un piercing surface. La sua percentuale di rigetto è altissima e comporta innumerevoli rischi e problemi.
Cheek: è il piercing alla guancia. Esso è molto invasivo e, quando lo si toglie, lascia vistose cicatrici. Un foro da non prendere alla leggera in quanto comporta grandi conoscenze di anatomia facciale da parte di chi lo fa. Il cheek è un piercing particolarmente complicato che deve essere fatto dopo un’attenta valutazione dei pro e dei contro.
Orecchie
I piercing alle orecchie sono tantissimi, uno più bello dell’altro. Eccoli tutti:
Lobo: è il foro più semplice ma non per questo meno degno di essere considerato un piercing. Il buco al lobo deve comunque essere fatto da un professionista e possibilmente con l’ago (meglio evitare sempre la pistola).
Stretching ear piercing: è quello che noi chiamiamo lobo dilatato. Lo stretching, comunque, è una pratica applicabile a qualsiasi piercing ma è molto quotata quando si parla di lobi. La dilatazione deve avvenire seguendo determinate regole altrimenti può risultare davvero molto spiacevole.
Trago: è il piercing posto nella piccola zona di cartilagine sporgente che si trova in prossimità dell’apertura dell’orecchio. Spesso considerato pericoloso, gode di una pessima fama totalmente infondata. Se eseguito da un professionista è un piercing sicuro e non particolarmente doloroso.
Anti-trago: come si può dedurre dal nome è posto nella zona di fronte al trago, nel punto esatto in cui la cartilagine incontra il lobo. Ciò che sappiamo di questo piercing è che è estremamente doloroso, il peggiore per quanto riguarda le orecchie. Questo dipende dal fatto che la cartilagine è molto spessa e forarla comporta numerosi fastidi.
Industrial: è un doppio foro nella parte superiore della cartilagine collegato da un solo gioiello ad asta. Il principale problema collegato a questo piercing è che il doppio foro viene eseguito, normalmente, in una sola seduta causando abbastanza dolore.
Helix: è il piercing nella parte superiore della cartilagine. Molto comune è da fare esclusivamente con l’ago (anche se spesso i gioiellieri lo propongono con la pistola) in quanto prende infezione molto facilmente.
Daith: è realizzato nella cartilagine interna dell’orecchio. Essendo abbastanza spessa dovrebbe comportare un certo dolore.
Rook: si trova sulla cartilagine appena sopra al trago, una posizione piuttosto “scomoda” da forare. Per quanto riguarda il dolore è equiparato al daith piercing e deve essere realizzato esclusivamente da un piercer esperto e meticoloso.
Conch: chiamato anche “conchiglia” è realizzato nella parte interna dell’orecchio, più precisamente in quella piatta. Abbastanza doloroso è uno dei piercing alle orecchie meno eseguito e più particolare.
Lingua e bocca
Anche in questo caso ne esistono davvero molti, tutti molto belli e particolari. Scopriamoli tutti:
Tongue: è il comune piercing alla lingua molto amato da più generazioni. Il piercing è abbastanza doloroso ma i problemi sono correlati maggiormente alla sua guarigione. Durante il lungo periodo di degenza è molto difficile mangiare ed articolare le parole. Inoltre ci sono molte regole da seguire per non correre inutili rischi di infezione.
Venom: consiste in due fori posti orizzontalmente sulla lingua. Rispetto al classico tongue i buchi sono posizionati più in avanti verso la punta della lingua.
Smily: è posizionato sul frenulo superiore, cioè quella piccola membrana di pelle sottilissima che collega internamente il labbro alla gengiva. Questo particolare piercing è molto delicato e appena tolto si rimargina subito. Purtroppo, però, il sottile lembo di carne tende a sfibrarsi e può essere forato una sola volta.
Anti-smily: è il corrispettivo opposto allo smily posizionato nel frenulo inferiore che collega la lingua alla bocca. La sua realizzazione, come nel caso dello smily, è praticamente indolore ed è molto semplice da curare e mantenere.
Labret: è il comune piercing al labbro inferiore, posizionato indifferentemente a destra o a sinistra. Farlo comporta pochissimo dolore e anche la sua guarigione è abbastanza semplice. Indicato per chi si avvicina per la prima volta al mondo della body modification.
Central labret: è il piercing al labbro posizionato al centro del labbro inferiore. Come il labret non comporta un grande dolore ma non per questo deve essere realizzato da inesperti o addirittura da soli. La zona vicino alla bocca è ricca di vene che sarebbe meglio non intaccare.
Vertical labret: è un foro che attraversa verticalmente il labbro. Rispetto al labret o al central labret, l’effetto visivo che si ottiene è molto diverso. Al posto di una sola pallina del gioiello a vista ve ne sono due, una immediatamente sotto al labbro e una al di sopra di esso.
Spider bite: consiste in una fila di labret. Il labbro è forato più volte e i piercing sono vicini posti orizzontalmente.
Monroe: prende il nome dalla celebre diva ed è posto a destra del labbro superiore. Il monroe è un piercing molto amato e nonostante il nome che porta a pensare ad una realizzazione esclusivamente femminile è molto praticato anche dagli uomini. L’idea di questo piercing è di imitare il neo che Marilyn disegnava in quella zona.
Madonna: è uguale al monroe ma è realizzato a sinistra. Anche in questo caso si fa riferimento alla celebre cantante.
Medusa: è il corrispettivo del central labret ma è posto al centro del labbro superiore. Anche in questo caso non è un piercing particolarmente doloroso, come tutti quelli posti nelle varie zone delle labbra.
Vertical medusa: sempre posizionato al centro del labbro superiore ma presenta due palline. Rispetto al classico medusa è molto più vicino al setto nasale.
Cyber bite: consiste nel medusa unito ad un central labret.
Snake bite: consiste in due fori all’estremità del labbro inferiore.
Dolphin bite: praticamente uguale allo snake bite con l’unica differenza che i piercing sono meno distanziati fra loro.
Dahila bite: sono i due piercing posti agli angoli della bocca, rispettivamente a destra e a sinistra.
Angel bite: due piercing alle estremità del labbro superiore, è il corrispettivo dello snake bite.
Canine bite: formato dalla combinazione di angel bite e snake bite.
Naso
Nostril: è il nome del comune buco alla narice. La sua realizzazione è molto semplice e comporta pochissimo dolore.
Septum: è il piercing alla base del setto nasale. A discapito di quanto si possa pensare non è particolarmente doloroso e, se fatto da un esperto, è uno dei piercing più sicuri.
Bridge: è il piercing che si fa nella parte superiore del setto nasale, nella zona vicina agli occhi. Essendo un surface comporta maggiori rischi ed ha un’alta percentuale di rigetto.
Capezzoli
Il suo nome è nipple piercing ed è molto amato sia da donne che da uomini. La sua realizzazione è tutt’altro che indolore. Inoltre esso può essere realizzato sia in verticale che in orizzontale.
Ombelico
Comune e molto amato può anche essere multiplo e incrociato.
Genitali
Horizontal/Vertical Hood: è il piercing al cappuccio del clitoride, una membrana sottilissima che comporta poco dolore.
Christina: consiste in un foro nel punto di incontro tra le grandi labbra.
Nefertiti: è la combinazione tra il vertical hood e il christina.
Clitoral: è il foro nel clitoride, particolarmente sensibile a causa delle molte terminazioni nervose.
Fourchette: consiste in un foro nei pressi del perineo.
Princess Albertina: piercing che fora dalla mucosa vaginale fino all’uretra.
Scuntry: è un foro simile a quello precedente ma posto orizzontalmente.
Suitcase: foro nei pressi dell’ano.
Triangle: è il foro tra il cappuccio del clitoride e le grandi labbra.
Isabella: è posto tra il cappuccio del clitoride ed il clitoride.
Grandi labbra
Piccole labbra
Imene
Maschili:
Ampallang: piercing che attraversa orizzontalmente il glande.
Apadravya: è il piercing che trapassa il glande da sopra a sotto.
Shaft Ampallang/ Shaft Apadravya: uguali ai precedenti ma realizzati alla base del glande.
Frenulo
Pube
Prepuzio
Piercing surface
Sono più rischiosi e inclini al rigetto. Ecco i principali:
Nape: è il piercing alla base del collo, posto dietro alla nuca.
Madison: è il piercing che attraversa da parte a parte la clavicola, o che è comunque posto in quella zona pur non attraversandola.
Claverage: è il piercing nella zona decolleté.
Corset: è il piercing che imita il corsetto, normalmente posto sulla schiena, nel collo, nelle gambe o nelle braccia.
Inoltre è possibile realizzare altri piercing surface in zone come la mano, i fianchi, l’ano e i polsi.