Tatuaggi e allergie, come eseguire un test allergico

La facilità con cui al giorno d’oggi è possibile farsi  un tatuaggio non dovrebbe far passare in secondo piano tutti i possibili effetti collaterali a cui potremmo andare incontro quando si è preso la decisione di modificare il proprio corpo in modo permanente. Bisogna infatti tener conto di tutti quei rischi o malattie che si possono contrarre con un tatuaggio. E’ bene fare tutti i controlli del caso e proteggersi adeguatamente, prima che una bella esperienza come un tatuaggio si trasformi in un brutto ricordo.

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CON COSA VENIAMO A CONTATTO

I tatuaggi vengono realizzati sulla pelle attraverso dei pigmenti inseriti con degli speciali strumenti nello strato superficiale della cute; il tatuatore che esegue il tatuaggio  usa un’apparecchiatura manuale che funziona similmente a una macchina da cucire, “con uno o più aghi che pungono ripetutamente la pelle. Ad ogni puntura l’apparecchiatura inietta minuscole gocce d’inchiostro sottopelle; il processo del tatuaggio, che viene effettuato senza anestesia e può durare anche diverse ore per i tatuaggi più grandi, provoca un leggero sanguinamento e causa dolore, da lieve a molto forte a seconda della zona trattata e la soglia di dolore assolutamente personale”.

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COME SAPERE SE SI E’ ALLERGICI AI TATUAGGI?

La pelle come abbiamo detto nel paragrafo soprastante, quando si va a fare un tatuaggio, viene in contatto con dei pigmenti di inchiostro iniettati sotto l’epidermide. Questi pigmenti di inchiostro a seconda del disegno scelto possono essere o neri o colorati. Il colore dell’inchiostro che si va ad usare deve essere considerato e catalogato tra i rischi maggiori nella sfera dei tattoo proprio perché si potrebbe contrarre “allergia ai tatuaggi”.

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Innanzitutto dobbiamo catalogare due tipi di reazioni allergiche con cui si può venire a contatto facendo un tatuaggio. Queste si possono manifestare o durante la seduta o subito dopo che il tatuaggio è finito e possono essere procurate sia dall’inchiostro che dai guanti in lattice. Le allergie maggiori dipendono anche dal tipo di colore usato, infatti da uno studio fatto su un campione di persone tatuate quelle allergiche all’inchiostro nero è decisamente bassa, mentre a dare più problemi è l’inchiostro colorato, sopratutto quello rosso. Con la modernità si è cercato di rendere gli inchiostri per tatuaggi ancora più oggi ipoallergenici ma, in alcune eccezioni ( da considerarsi rare) possono comunque scatenare delle reazioni allergiche. Come abbiamo accennato anche i guanti in lattice utilizzati dal tatuatore possono provocare allergia, fenomeno che si manifesta durante la seduta.

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I SEGNI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE

Se sulla nostra pelle compaiono dei segni anomali,come rossore sulla parte del tatuaggio, bolle con pus, prurito eccessivo o calore dobbiamo subito recarci da un medico che tratterà la zona con creme specifiche o antibiotici.

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Per evitare che questo accada e farsi un tatuaggio serenamente è consigliato andare dal  “tatuatore qualche giorno prima e farsi dare la lista degli ingredienti dei colori o il nome del produttore per risalire a questi in modo autonomo o farsi applicare un po’ di inchiostro (meglio in modo sottocutaneo, un puntino) in una zona di pelle nuda vicina alla parte del corpo in cui effettivamente verrà fatto il tatuaggio”. Se nelle ore successive dovessero verificarsi arrossamenti, gonfiori o dolori allora ci sarà in atto un’allergia.

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 CHE COSA FARE SE C’E’ UN’ALLERGIA

Se dopo aver fatto un tatuaggio malauguratamente dovessero comparire  delle reazioni inaspettate bisogna assolutamente recarsi da un dermatologo che o vi risolve subito il problema, o vi farà visitare da un allergologo. Questo tipo di allergie richiede delle specifiche cure. Per evitare di trovarsi di fronte a questi problemi anche più gravi come infezioni o malattie più serie è sempre consigliato rivolgersi a dei professionisti che seguano scrupolosamente le norme d’igiene e la sterilizzazione degli strumenti.

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