In questi anni si è assistito ad un boom del tatuaggio. Sempre più persone decidono di farsi fare un disegno sul proprio corpo per moda, per una questione estetica, per imprimere sulla pelle un ricordo o comunicare un messaggio. Al di là della motivazione nascosta dietro tale scelta, è importante capire come viene realizzato e a cosa si va incontro. È bene prestare molta attenzione, prendere delle precauzioni di sicurezza, sapere a chi ci si rivolge e prendersi cura del tatuaggio una volta eseguito. La giusta prudenza può farci evitare complicazioni ed infezioni varie.
Come viene realizzato un tatuaggio?
La durata dell’esecuzione naturalmente dipende anche dalla complessità del disegno richiesto, ma oggi i tempi si sono notevolmente ristretti e spesso sono sufficienti poche ore. La facilità tuttavia non deve comunque non far riflettere su una modifica più o meno permanente del proprio corpo.
Il tatuaggio viene fatto con dei pigmenti colorati iniettati sotto la pelle con speciali strumenti. Vengono coinvolti i primi strati dell’epidermide per cui non si arriva nella parte più profonda della cute, dove si trova il tessuto connettivo ricco di vasi sanguigni. Di solito il tatuatore possiede un’apparecchiatura manuale con degli aghi che, pungendo ripetutamente, iniettano minuscole gocce di inchiostro sottopelle. Quando il colore si è depositato non si può eliminare.
Si può usare un solo ago, quando ad esempio devono essere realizzati i tratti più fini del disegno , oppure una serie di aghi contemporaneamente, quando ad esempio le parti devono essere riempite di colore. Oggi questa operazione non è più eseguita manualmente e gli aghi sono su un apparecchio che li fa penetrare nella pelle velocemente e ripetutamente. Il procedimento viene fatto senza anestesia e solitamente non causa dolore, ma può darne a seconda della zona trattata, come vicino alle articolazioni.
Dopo il tatuaggio la parte viene protetta da un velo di vaselina per due settimane e non vanno applicati medicinali o cicatrizzanti. La zona trattata, inoltre, non va esposta al sole poiché si rischia che si gonfi.
La sicurezza prima di tutto: a cosa prestare attenzione
Quando si desidera un tatuaggio è bene farselo in tutta sicurezza. Per questo motivo è meglio andare in uno studio con personale preparato. È possibile chiedere tutte le informazioni sui requisiti di sicurezza e sulle licenze all’autorità sanitaria locale.
Fare attenzione affinché il tatuatore si lavi le mani e indossi i guanti nuovi per ciascun cliente. Meglio sarebbe se indossasse anche camice e mascherina. Si deve controllare anche che aghi e tubicini vengano estratti da un pacchetto sigillato prima che inizi a lavorare. Allo stesso modo contenitori e pigmenti devono essere nuovi. Per evitare il rischio di trasmissione di malattie, gli aghi quindi devono essere eliminati dopo ogni tatuaggio e l’apparecchiatura sottoposta a sterilizzazione.
Fondamentale è quindi controllare che usi un’autoclave per sterilizzare le attrezzature non usa e getta prima di adoperarle su un nuovo cliente. La sterilizzazione dovrebbe essere eseguita con un disinfettante commerciale o una soluzione a base di candeggina anche su strumenti e materiali che non vanno nell’autoclave (maniglie dei cassetti, tavoli, lavandini, ecc.).
Rischi di un tatuaggio
Poiché il tatuaggio causa lesioni della pelle si devono preventivare delle possibili conseguenze, come ad esempio infezioni cutanee e altre complicazioni. Tra i rischi che si incorrono vi sono le reazioni allergiche, verificabili addirittura anche dopo anni dall’avvenuta del tatuaggio, e infezioni cutanee, causate da infezioni batteriche locali caratterizzare da rossore, gonfiore, dolore e presenza di pus. Altri pericoli possono essere diversi problemi cutanei fino ad infezioni anche importanti (epatite, tetano, HIV, ecc.).
In caso di reazioni allergiche, infezioni o altri tipi di problemi è bene rivolgersi al medico per la giusta terapia. In alcuni casi può essere necessaria la rimozione del tatuaggio.
Dove fare il tatoo
Ormai sembra non esistere più zona della pelle esente da tatuaggio. È vero che quasi tutte le parti del corpo sono tatuabili ad eccezione di zone come denti, capelli ed unghie dove non esiste epidermide. Tuttavia vi sono zone dove è sconsigliabile farsi fare un tatuaggio perché molto dolorose oppure perché molto elastiche. Per quanto riguarda quest’ultime, le parti del corpo particolarmente elastiche, come ad esempio l’addome, con il tempo possono perdere compattezza (per aumenti o riduzioni di peso, ecc.) con il rischio di ritrovarsi un tatuaggio … deformato!
La nuova tendenza vede praticare tattoo su labbra, palpebre ed occhi. C’è da considerare due fattori importanti: le labbra hanno difficoltà a guarire poiché sono costantemente umide mentre le palpebre sono sensibilissime e un minimo errore del tatuatore potrebbe causare seri danni oculari.
Le mani, altro luogo, molto in voga, sono più esposte all’acqua, ai prodotti detergenti e agenti chimici. Questo fa sì che i tattoo tendano a scolorirsi più facilmente e rapidamente delle altre zone del corpo. Altre parti piuttosto difficili sono i palmi di mani e piedi dove il colore tende a non fare presa.
Sconsigliato anche eseguire tatuaggi in zone dove vi sono molti nei sia per il rischio che si generino melanomi (anche se ancora non vi sono casi documentati) sia perché renderebbe difficile una eventuale mappatura dei nei e quindi le visite dermatologiche.
Vi sono poi delle zone sconsigliate a seconda dei sessi. La conformazione del corpo femminile, ad esempio, porterebbe a non valutare bene un tatuaggio sull’addome in vista di una gravidanza (il tatoo si deformerebbe) e sul seno (per le stesse ragioni).
Per quanto riguarda l’uomo, ad alcuni potrebbe non piacere un tatuaggio sui fianchi, sulla parte bassa della schiena e sull’inguine. Naturalmente la scelta sui luoghi dove farselo fare è un discorso molto personale.
Sebbene poco preso in considerazione, l’aspetto lavorativo è invece importante. Zone molto esposte potrebbero causare dei problemi sul lavoro e far verificare casi di discriminazione. Se si desidera intraprendere una carriera militare è bene sapere che la legge limita tatuaggi su mani, collo e volto per motivi di etichetta. Inoltre sono vietati tatuaggi di natura oscena o che lancino messaggi immorali. A seconda della carriera che si vuole intraprendere sarebbe meglio evitare zone troppo esposte e visibili.
Per il resto, via libera all’espressione personale!