Se per auto-tatuarsi servirebbero i giusti macchinari, per farsi un piercing da soli non avremmo bisogno di grandi strumenti. E’ vero, la teoria non è del tutto sbagliata, anzi guardando la cosa da questo punto di vista verrebbe da dire che non solo in questo modo risparmieremmo del tempo ma anche denari, e di questi tempi è sempre meglio risparmiare che sperperare. Tuttavia, farsi un piercing da soli non è proprio un gioco da ragazzi e molto vasta è la gamma di rischi e gravi conseguenze che indurrebbero gli adolescenti a lasciar perdere a a dedicarsi a progetti domestici molto più alettanti.
Farsi un piercing da soli è come andare da un cattivo dentista
Farsi un piercing da soli o farselo fare in casa da un amico o da qualcuno che non è ha le competenze è un grande sbaglio, errore che ci ritroveremmo a pagare – in salute – nei mesi a venire. L’operazione del foro richiede molta professionalità nell’esecuzione, esperienza e non poca meticolosità, senza contare la pulizia degli strumenti da lavoro che devono essere necessariamente sterilizzati e non adoperati su una seconda persona dopo la prima.
Bisogna considerare che farsi un piercing equivale ad andare da un dentista non proprio professionista: i ferri del mestiere vanno sterilizzati prima di essere ri-adoperati altrimenti possono causare infezioni, gonfiori e malattie che in alcuni casi hanno portato l’interessato alla morte. In questo non si esagera: sono, infatti, molteplici i casi di persone che si sono spinte a improvvisare degli “ambulatori fai da te” in casa o in ambiente non conformi alla norme di legge, poi denunciati alle autorità perché hanno causato gravi infezioni fisiche offrendo tatuaggi e piercing a costo zero.
Quali sono i rischi?
Il rischio principale quando si decide, inconscientemente, di avere un piercing a tutti i costi, contro il parere dei propri genitori o di chi ci sta accanto, è quello delle infezioni, dalle più sciocche e risolvibili con antibiotici nel giro di pochi giorni (o al massimo di un paio di settimane), a quelle più gravi come epatiti, infezioni da HIV, setticemia, sindrome da shock tossico e sepsi. Quale potrebbe essere la causa? Semplice, per prima cosa l’ago non sterilizzato, o una perdita di sangue eccessiva che se non arginata nell’immediato potrebbe causare una emorragia.
Post-piercing
Augurandoci che il piercing fai da te sia andato bene nella prima fase, dobbiamo però considerare le conseguenze, che comunque ci saranno e vanno contemplate. Qualcuno di voi starà pensando al rimprovero dei propri genitori che scoperto il piercing penseranno a una degna punizione, in verità ciò a cui faccio riferimento è la fase immediatamente successiva al foro, la cicatrizzazione. Chi decide infatti di farsi un piercing da solo sovente esegue male il foro e, come se questo non bastasse, è poco meticoloso nel medicarlo nei giorni seguenti: ecco svelata l’origine delle cicatrici antiestetiche e più pericolose.
Le 9 fasi del “Fai da te”
- Igienizzare le mani e la zona interessata dal body piercing
- Disinfettare l’ago
- Selezionare il gioiello, anello o monile
- Tracciare un segno sulla pelle nel punto in cui vuoi fare il piercing
- Applicare sulla zona interessata gel anestetizzante
- Allineare l’ago con il punto e bucare
- Estrarre l’ago e infilare l’orecchino
- Pulire il piercing all’orecchio con una soluzione salina
- Conservare il gioiello originale nel foro nel periodo della guarigione