Scegliere un disegno, scegliere un significato specifico, abbandonarsi all’idea di qualcosa del passato o del futuro, scegliere un tatuatore, sedervi sulla sedia e la macchinetta che parte. Generalmente, le sensazioni che si provano quando ci si tatuato sono molteplici e, spesso, tatuarsi è come una “droga”, dal primo non vorremo smettere mai. Fin quando il nostro copro ce lo consente, possiamo anche farlo, ma ci sono alcuni periodo dove è meglio evitare di sottoporsi ad una seduta da un tatuatore. O nel caso contrario, in questo periodo dell’anno i tatuaggi hanno bisogno di una cura maniacale per essere al top. Quando? Sicuramente d’estate, ma anche in primavera o autonno quando il sole inizia a battere più forte. E’ risaputo, infatti, che i raggi del sole sono i nemici indiscussi dei nostri tatuaggi, ma anche della nostra pelle in generale. I raggi ultravioletti tolgono vita al vostro tatuaggio. Più sarete abbronzati, più l’ inchiostro si scolorirà. In questo articolo vedremo come agire nel caso in cui avete fatto un tatuaggio da poco e siete in procinto di partire verso il mare!
Bisogna proteggere in ogni modo il nostro tatuaggio dal sole per non rischiare di perdere il colore. Sicuramente se siete in spiaggia, la prima cosa da fare è essere armati di crema protettiva, la più alta che possedete, in modo tale da proteggere inizialmente il tatuaggio dai raggi del sole. Ma anche se non siete al mare, cercate sempre, fin quando vi riesce, di coprire il vostro tatuaggio dal sole, oltre alla sola crema solare anche con i vestiti.
Quello che è assolutamente d’obbligo è non esporre il tatuaggio appena fatto al sole, all’acqua di mare o di piscina, almeno per le prime due settimane! Il sole, l’acqua di mare e il cloro potrebbero danneggiarlo. Ma i raggi e l’acqua salata del mare non sono gli unici di cui avere timore, è consigliato optare per una buona crema solare, in modo tale da proteggere la zona anche della sabbia. Una delle cause principale è inizialmente il tatuaggio può essere considerato una vera e propria ferita, quindi a contatto con la sabbia potrebbe infettarsi. La sabbia, il sole, il calore e l’acqua salata impediscono la corretta cicatrizzazione del tatuaggio. Un tatuaggio è da considerare completamente guarito solo dopo almeno tre mesi.
Lo stesso discorso vale per l’abbronzatura artificiale ovvero le lampade. In questo caso il consiglio è di non farle proprio, perchè potrebbero essere peggio dei raggi del sole. Al sole in qualche modo potete sfuggire, con le lampade vi esponete in prima persona.
Il consiglio è sempre e comunque di iniziare ad andare a mare una volta terminato il processo di cicatrizzazione. Nei casi in cui tu sia costretto a prendere il sole, copri il tatuaggio con dei panni di cotone in modo che non filtrino i raggi solari (facendo attenzione a non irritare la pelle). Cercate sempre di applicare una buona dose di crema idratante e solare. Una pelle secca e poco idratata può essere paragonata all’esposizione di un tatuaggio ad una lampada.
Comunque, anche in caso di infezione o di una cicatrizzazione andata male, cercate di seguire sempre i consigli del vostro tatuatore. Se la situazione si aggrava, recatevi direttamente dal medico di fiducia, nonostante, in questi casi, la situazione non dovrebbe mai diventare gradi, al massimo il danno verrà curato in tre o quattro giorni!