C’è chi li fa per avere sulla pelle il ricordo indelebile di un evento importante, di un amore, di una persona cara scomparsa. Chi li fa perché li ritiene una forma d’arte e chi perché li considera un modo di comunicare al mondo o a se stessi. I tatuaggi hanno radici antiche e lontane e di solito vengono fatti per durare nel tempo. Un tatuaggio è per sempre o quasi.
Ma da dove deriva la parola “tatuaggio”? La sua origine appartiene al polinesiano tatau, evoluto poi nell’inglese tattoo e quindi nel francese tatouer. I proseliti di questa pratica ogni anno si riuniscono in numerosi eventi, dove è possibile entrare in contatto e ammirare chi ha scelto di fare del suo corpo “un’opera d’arte”.
Tanto per citarne una, a Milano, dal 5 al 7 Febbraio, si è svolta la Milano Tattoo Convention, una manifestazione che ha raccolto i più importanti tatuatori del mondo che hanno potuto mostrare le loro abilità e il proprio talento ai partecipanti.
Questa pratica appassiona e accomuna persone di ogni parte del mondo e in alcune occasioni, forse neanche troppo rare, raggiunge l’apice con individui, sia uomini che donne, che scelgono di tatuarsi tutto il corpo. Così la pelle diventa dipinto, un libro su cui incidere immagini e/o parole e/o simboli tribali, ognuno con un significato preciso o un monito da tenere sempre a mente.
Ma i tatuaggi hanno un’età? Assolutamente no, si può decidere di fare il primo tatuaggio da giovani, da adulti o addirittura in età matura. Basti pensare a Jan Bearman, una “nonna” che all’età di 80 anni ha voluto farsi un tattoo dal forte significato affettivo. Due cuori e una conchiglia con la scritta “Shell”, che significa proprio “conchiglia”, in nome di sua figlia Shelley, morta qualche anno fa a causa di complicazioni dovute al diabete. La scomparsa della figlia le ha lasciato un vuoto profondo e incolmabile e quell’immagine incisa per sempre sulla sua pelle avvizzita dal tempo è il suo modo per ricordarla in ogni istante della sua vita. Il tatuaggio le dà la sensazione di portare con sé qualcosa di lei. Da quel giorno, Jan, ogni anno torna, nella stessa data, al negozio di tattoo per far aggiungere un particolare al disegno e lo farà fino a quando vivrà.
Per te che sei un appassionato di quest’arte e per te che stai riflettendo se e quando farti un tatuaggio, abbiamo raccolto immagini che mostrano e raccontano chi sono le 5 persone più tatuate del mondo.
La prima, scomparsa lo scorso anno all’età di 77 anni, è Isobel Varley, a lei va il record incredibile di aver avuto il 93% del corpo tatuato. Rimasta affascinata fin dalla più tenera età da questa pratica, ha realizzato il suo primo tattoo a 40 anni e da allora non si è più fermata. Il tatuaggio da lei più amato è quello sul petto, raffigurante una famiglia di tigri e fatto in onore della maternità.
Mathew Whelan, 33 anni, ha speso oltre 20.000 sterline per farsi tatuare quasi tutto il corpo. Ha raggiunto l’80% di copertura compreso il viso ma il suo scopo è arrivare al 100%. La sua passione, iniziata 16 anni fa, non l’ha mai abbandonato. Ha persino cambiato il nome in King Body Art The Extreme Ink-ite. Da quanto ha dichiarato, il tatuaggio è una cultura, un modo di vita, quasi una religione.
Conosciuta con l’appellativo di “The Illustrated Lady”, Julia Gnuse, della California, classe ’59, ha scelto di tatuarsi per via di una malattia della pelle, la porfiria. A causa di essa, l’esposizione diretta alla luce del sole le comporta la formazione di vesciche e cicatrici. Per coprirle, si è tatuata tutto il corpo e oggi il 90% della sua pelle è occupata da tattoo.
Rick Genest, famoso come Zombie Boy, deve la sua fama proprio alla particolarità dei suoi tatuaggi, realizzati nell’arco di 6 anni per farlo assomigliare a uno zombie. L’originalità del suo aspetto gli ha permesso di essere prima ingaggiato da Lady Gaga per il suo video “Born this Way”, in cui la cantante appare tatuata come lui e poi di diventare testimonial e modello di importanti brand come Vicky e l’Oreal. Quest’ultimo lo ha voluto per sponsorizzare un nuovo cosmetico in grado di coprire qualsiasi tipo di imperfezione, persino i tatuaggi di Rick che nella pubblicità torna ad essere un ragazzo senza tattoo.
Lucky Diamond Rich, al secolo Gregory Paul McLaren, nato nel 1971 in Nuova Zelanda, detiene il record dell’uomo più tatuato del mondo. Il 100% del suo corpo è ricoperto di tattoo, persino l’interno delle palpebre, la bocca e le orecchie. L’amore per quest’arte ce l’ha fin dalla più giovane età, quando lesse libri sulle persone che avevano scelto di tatuarsi. All’epoca, rimasto letteralmente affascinato da quanto letto, si recò in un negozio di tatuaggi della sua zona facendosi realizzare il primo disegno sulla pelle. Da allora ha proseguito su questa strada. Sul suo corpo ci sono litri d’inchiostro, le più svariate immagini e il colore del suo incarnato non è più visibile, scomparso sotto i tattoo.
La naturalezza con cui queste persone “indossano” i tatuaggi lascia davvero stupiti. Nessuno di loro teme gli sguardi curiosi delle persone, addirittura Mathew Whelan è pronto a spiegare la storia di quest’arte, il significato che si porta dietro. Senza alcun dubbio la scelta di ricoprire l’intero corpo di disegni e inchiostro è una decisione coraggiosa che porta con sé un determinato credo.