L’argomento ultrà è sicuramente controverso: c’è chi li vede come esaltati dediti alla violenza e incapaci di assumere dei comportamenti “civili” e chi li vede come semplici tifosi sfegatati. Ma qual è la verità? Diciamo che gli ultras, per buona parte, sono semplici frange particolarmente “entusiaste” di tifosi, i cosiddetti “tifosi organizzati”: quando qualcuno che entra abitualmente allo stadio si comporta male, di solito viene interdetto da certi luoghi, e non può più accedervi. Agli ultras, che spesso si dichiarano apertamente, non viene impedito l’accesso a prescindere, proprio perché ufficialmente sono considerati tifosi come gli altri (quindi non particolarmente aggressivi o violenti). Come in tutti i gruppi umani, però, esistono “sottogruppi” più estremisti, che possono assumere atteggiamenti sconvenienti e causare problemi e disordini. L’ideologia ultrà, dunque non è sbagliata in sé e, spesso, gli ultras sono solo persone che tengono alla loro squadra del cuore, e cercano di farla “entrare” in ogni aspetto della loro vita, anche tatuandosi simboli e immagini che la riguardano. I tatuaggi, in particolare, rivestono un ruolo importante nella vita di un ultrà, che li usa anche come simbolo di riconoscimento in qualità di esponente di un determinato gruppo. Se anche voi appartenete a questa categoria o volete solo saperne di più, ecco qualche informazioni su questo variegato mondo e, ovviamente, sui tatuaggi che lo contraddistinguono.
Codice ultras, regole e caratteristiche
Il codice ultras è nato per regolamentare soprattutto i comportamenti degli ultras durante le partite: nonostante, infatti, i gruppi ultras non abbiano una matrice violenta, i loro componenti non possono ignorare la deriva a cui a volte porta il comportamento di alcuni esponenti o di interi gruppi nelle manifestazioni sportive, che sia per colpa di pochi facinorosi o per cause dovute all’eccessiva enfasi da cui spesso si lasciano trasportare questi tifosi. Molti infatti sono gli episodi disdicevoli avvenuti durante manifestazioni sportive e, negli anni 90, è noto il fenomeno degli Hooligans, che so sono resi protagonisti di diversi atti violenti, finché soprattutto in madrepatria, non sono state prese misure estremamente restrittive nei loro confronti, che sono riuscite in buona parte ad arginare il fenomeno. A proposito degli Hooligans, comunque, c’è da dire che questi gruppi presentano alcune differenze, rispetto agli ultras del resto d’Europa: in primis di solito si riuniscono in gruppi che riconoscono un capo, ma per il resto non hanno una struttura gerarchica definita; non accettano donne, come invece accade nel caso degli ultras, che sono in maggioranza uomini, ma non vietano l’ingresso al gentil sesso;
Dunque il codice ultras si occupa in primo luogo di stabilire delle regole che tutti dovrebbero rispettare durante uno scontro: al suo interno sono presenti norme che, in pratica, pongono delle norme da mettere in pratica durante uno scontro a mani nude; per cui, come spiega anche il sito mediagol.it, nel codice ci sono regole come non attaccare una persona sola se si è in gruppo, non usare armi, e vigono obblighi come quello di non colpire una persona a terra o che, comunque, non sia più in grado di reagire e altre direttive del genere.
Riti degli ultras
A parte i riti portafotuna che ognuno può avere per auspicare fortuna alla propria squadra prima di un incontro importante, ci sono delle procedure specifiche a cui le curve ultrà si attengono mentre seguono una partita o subito prima:
- Cori. Gli ultras sono famosi soprattutto per i cori, che vengono coordinati da dei capi, che coordinano i cori stessi, una volta avevano anche apparecchiature come megafoni e altri strumenti, ma viste le nuove normative di sicurezza, questo tipo di “attrezzature” è stato vietato negli stadi;
- Coreografie. Gli ultras escogitano coreografie più o meno complicate per manifestare il sostegno alla propria squadra del cuore, che possono andare dall’esposizione di semplici striscioni a coreografie più complesse, che spesso sono finalizzate a far apparire enormi immagini o scritte coordinando tutti i componenti della coreografia, che tengono in mano un “pezzo” dell’immagine, come fosse un gigantesco puzzle, si muovono per creare il disegno completo.
Tatuaggi e simbologie
Per quanto riguarda i tatuaggi, che come scritto in precedenza, sono simboli che di solito contraddistinguono un buon ultrà, ci sono delle immagini specifiche che di solito vengono scelte come soggetti:
- Ovviamente gli scudetti della propria squadra del cuore. Più o meno grandi, di solito un ultrà ne ha uno o più di uno tatuato sul corpo;
Tatuaggio dei Los Angeles Galaxy - Simboli che si riferiscono al calcio come “stile di vita”. Non mancano ovviamente ultras in altri sport, ma quello che ne può vantare il numero maggiore è sicuramente il calcio, ed esistono innumerevoli immagini che descrivono l’amore per questo sport;
Tatuaggio dedicato alla vita dell’ultrà - Scene corali. Rappresentazioni complesse, adatte di solito a tatuaggi molto grandi, possono riferirsi ad un avvenimento in particolare o trattare di generiche “situazioni da stadio”.
Tatuaggio che riporta una rappresentazione piuttosto “fantasiosa” di una curva calcistica pregna di significati simbolici