Il piercing alla lingua è sicuramente tra i più diffusi. Ma come regolarsi con tutte le controindicazioni? Le regole generali per farsi un piercing alla lingua e vivere felici sono le stesse che valgono per tutti i piercing (igiene degli ambienti, professionalità del piercer, verifica di eventuali allergie prima di procedere), ma ci sono sicuramente delle caratteristiche specifiche che rendono il rischio maggiore.
Piercing alla lingua: le controindicazioni più comuni
Come per tutti gli altri piercing, le controindicazioni più comuni sono il dolore ed il gonfiore. Naturalmente, chi decide di farsi forare per applicare un gioiello, deve sapere bene che la procedura non è indolore che la parte interessata tende a gonfiarsi subito dopo la procedura di innesto. Ma nel caso specifico della lingua, il dolore e il gonfiore interessano una parte del corpo con funzioni importanti, come parlare e mangiare, quindi probabilmente non si potranno articolare bene alcuni suoni e sarà difficile mangiare per un po’.
Normalmente, questi problemi spariscono in qualche settimana (un piercing impiega circa un mese per guarire completamente), ma se si protraggono o se peggiorano possono indicare un’infezione. Anche questa è una controindicazione abbastanza diffusa, soprattutto se non si tiene la giusta manutenzione del piercing.
Nella bocca, esistono però fattori che la rendono più problematica: se il piercing alla lingua ha causato un’infezione, il gonfiore può essere tale da rendere difficile una corretta respirazione e – in casi estremi – necessitare di cure mediche invasive.
Per evitare di sviluppare un’infezione, bisogna seguire alla lettera alcune semplici regole: subito dopo aver fatto un piercing alla lingua, occorre evitare cibi solidi per alcuni giorni, inoltre, dopo ogni pasto, utilizzare un buon collutorio antibatterico. Inutile precisare che il fumo non giova alla salute e all’igiene della bocca, quindi sarebbe meglio evitare sigari, sigarette e pipe per qualche giorno.
Un’altra controindicazione tipica dei piercing è il rigetto, causato dai materiali del gioiello (in genere, il nichel), ma si risolve facilmente cambiando tipo di gioiello o procurandosene uno nichel free. Il piercing alla lingua può essere accidentalmente inghiottito. Ovviamente, per evitarlo basta rimuoverlo quando si dorme o mentre si mangia.
Piercing alla lingua: controindicazioni per denti e gengive
Dopo l’inserimento del piercing alla lingua potrebbero verificarsi, oltre agli effetti già citati, dei sanguinamenti protratti, la perdita della sensibilità alla lingua stessa e un’eccessiva salivazione. Ma i problemi più rilevati riguardano senz’altro denti e gengive.
I primi sono spesso soggetti ad abrasione: dato che i materiali dei piercing sono spesso rigidi e duri (come il titanio, per esempio), è possibile che finiscano per “limare” la superficie interna dei denti mentre si parla. Ovviamente, c’è anche la possibilità che i denti resino scheggiati o si spezzino se urtano con troppa violenza contro il piercing alla lingua.
Inoltre, spesso si crea un diastema, ovvero un aumento dello spazio interdentale, dovuto all’abitudine di spingere il gioiello contro i denti. Per fare fronte a tutti questi problemi e ridurre la possibilità di generare danni permanenti, è consigliabile utilizzare un gioiello corto e costituito da materiali “molli” come il poliuretano e il PVC.
Un’altra controindicazione significativa è la recessione gengivale che si verifica quando le gengive si “ritirano” lasciando scoperta la parte più sensibile e delicata dei denti.
Esistono inoltre controindicazioni legate ad un tipo particolare di gioiello: il piercing orizzontale. Se innestato nella parte centrale della lingua, quella che si flette mentre si parla, può compromettere la capacità di pronunciare correttamente alcuni suoni o generare la rottura dei vasi sanguigni che attraversano la lingua e causare dei sanguinamenti protratti. Inoltre, in casi estremi, la scelta di un posizionamento sbagliato può portare alla riduzione della sensibilità o all’intorpidimento della lingua, causare difficoltà a masticare ed a deglutire e persino alla formazione di cheloidi (aree cicatriziali molto estese).