Il piercing orizzontale alla lingua presena alcune controindicazioni, in parte dipendenti dalla sua natura di piercing, in parte legate alla zona in cui viene praticato. Scegliere di inserire un gioiello nei tessuti della bocca significa sempre mettere in conto una convalescenza che può andare da una decina di giorni a qualche mese. Nel caso specifico del piercing orizzontale della lingua, bisogna essere molto attenti perché una scelta sbagliata può avere conseguenze che si protraggono molto a lungo.
Piercing alla lingua: problemi generali
In linea di massima, il consiglio per ogni piercing è quello di mettersi sempre nelle mani di personale competente, che utilizzi strumenti sterilizzati e abbia un’igiene impeccabile. In caso contrario, si rischiano infezioni piuttosto serie, dall’herpes simplex all’HIV, passando dalle epatiti B e C.
Il piercing orale comporta però dei rischi specifici: la bocca è minacciata da moltissimi batteri, resta sempre umida ed entra in contatto con cibi, bevande ed – eventualmente – con il fumo. Inoltre, la lingua e labbra sono sempre in movimento e sono interessate da importanti vasi sanguigni. Tutte queste condizioni rendono il piercing alla bocca (verticale od orizzontale) piuttosto impegnativo da gestire.
La reazione più frequente che fa seguito al piercing orizzontale o verticale alla lingua è sicuramente il gonfiore, che ovviamente renderà difficile alimentarsi e anche parlare per qualche giorno. Inoltre, se si è soggetti allergici, conviene essere particolarmente attenti a questo genere di gioielli, perché il gonfiore della lingua potrebbe ostruire le vie respiratorie e potrebbero verificarsi rossore, dermatiti da contatto e persino secrezioni di pus.
In casi estremi, si possono verificare anche riduzione della sensibilità o intorpidimento della lingua, eccessiva salivazione, difficoltà a masticare, a deglutire ed a parlare, oltre che la formazione di aree cicatriziali molto estese, dette cheloidi e addirittura la perdita del gusto.
Inoltre, la perforazione dei tessuti orali può permettere il passaggio di batteri pericolosi nel sistema circolatorio e la loro diffusione nell’organismo. Se tali batteri dovessero raggiungere e infettare il cuore, potrebbero causare una malattia molto grave, l’endocardite che interessa la parete interna del cuore e che, se non adeguatamente curata, può anche avere esito fatale.
Inoltre, il contatto tra il piercing orale e le gengive potrebbe generare recessione gengivale, oltre che la scheggiatura e la rottura dei denti, nonché il diastema degli incisivi superiori, ovvero la creazione di uno spazio vuoto tra i denti, dovuta all’abitudine di spingere il piercing contro di essi.
Piercing orizzontale alla lingua: controindicazioni specifiche
Nel caso specifico del piercing orizzontale alla lingua, la maggior parte dei problemi è dovuta proprio alla scelta della parte di lingua che viene perforata.
I tipi più diffusi di piercing di questo genere sono il Marley ed il Venom.
Il primo si pratica perforando il frenulo, ovvero quella parte che collega la base della bocca alla parte inferiore della lingua. Non è particolarmente doloroso perché il lembo di carne è molto sottile e la zona è poco irrorata da sangue, ma ovviamente richiede un minimo di attenzione durante la convalescenza, in particolare bisogna evitare: baci particolarmente appassionati, lunghi discorsi, alcool e fumo.
Il venom, invece, attraversa la lingua da parte a parte in senso orizzontale, anche se il nome può indicare anche un doppio piercing, con gioielli posizionati uno accanto all’altro.
Per il venom inteso come semplice piercing orizzontale alla lingua è molto sconsigliato scegliere la parte della lingua che si flette mentre si parla, ovvero quella centrale, perché renderebbe impossibile articolare i suoni ed in particolare pronunciare le consonanti liquide.
Per evitare questo problema, la parte in cui viene applicato più frequentemente è quella più vicina alla punta della lingua. Ciò dovrebbe mettere al riparo anche dalla rottura dei vasi sanguigni che attraversano la lingua e dal conseguente sanguinamento.