La recessione gengivale è sicuramente uno dei problemi più fastidiosi del piercing orale. Ma di cosa si tratta specificamente? Per recessione gengivale si intende quel processo che porta il margine superiore della gengiva a logorarsi oppure a ritirarsi lasciando scoperto il dente o i denti che circonda. Tale disturbo crea un problema estetico, perché i denti appaiono innaturalmente allungati, ma soprattutto di salute, perché causa ipersensibilità dentinale e, facendo emergere la radice del dente, la espone agli attacchi dei batteri. Inoltre, se ignorata, la recessione gengivale può portare alla piorrea ed alla perdita dei denti.
Piercing orale e recessione gengivale: le cause
Il problema della recessione gengivale non è causato esclusivamente dal piercing orale, esistono infatti fattori genetici (come la predisposizione al disturbo), malattie parodontali e fattori esterni (cambiamenti ormonali, fumo, pulizia dei denti troppo aggressiva) ma la presenza di un gioiello all’interno della bocca può essere una concausa o farlo aggravare.
Quali sono i piercing orali che possono causare la recessione gengivale? I principali “colpevoli” sono il Labret, che generalmente trova posto sotto il labbro inferiore, il Monroe, posizionato al di sopra del labbro superiore, in genere a sinistra (come il neo di Marylin Monroe, da cui prende il nome) ed il Medusa, che trova posto nell’area compresa tra naso e labbro superiore.
In tutte queste zone, il piercing viene a contatto con le gengive e può causare la loro reazione. Il caso peggiore è quello in cui il piercing “sfreghi” contro le gengive stesse, perché causa una recessione più grave e più rapida, che difficilmente si risolverà senza un intervento medico.
Piercing orale e recessione gengivale: che fare?
Il primo passo è, ovviamente, utilizzare materiali di ottima qualità, ovvero che siano perfettamente levigati, inerti e assolutamente non porosi (per non favorire il proliferarsi dei batteri).
E poi bisogna prestare attenzione a quello che capita nella propria bocca: se si notano infiammazioni alle gengive o si hanno altri disturbi (come sanguinamento, dolore, eccetera), occorre contattare immediatamente un odontoiatra ed il piercer. Con un po’ di fortuna, sarà sufficiente rimuovere il piercing per un po’ e magari seguire una terapia che ripristini lo stato ottimale delle gengive e la salute della bocca.
A volte, soprattutto se la situazione perdura da un po’, potrebbe essere necessario rimuovere permanentemente il piercing. Non è una prospettiva piacevole, ma i problemi che può causare ignorare il disturbo sono sicuramente peggiori.
I danni peggiori, come già detto, sono quelli causati dallo sfregamento del piercing contro le gengive. In questi casi, l’intervento dell’odontoiatra è assolutamente indispensabile, non solo per bloccare la recessione gengivale, ma anche – generalmente – per ricostruire la gengiva danneggiata.