Tatuaggi e allergie: tutto quello che c’è da sapere

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Dopo il dolore, una delle preoccupazioni che più tiene lontani dai tatuaggi è quella delle allergie. Molti luoghi comuni, del resto, considerano i tatuaggi come potenziale veicolo di reazioni allergiche, legate soprattutto all’uso dell’inchiostro o degli specifici macchinari da tatuatore.

Allergie vs. infezioni da (mal) guarigione

Fondamentale è innanzitutto fare una distinzione tra le allergie legate alla realizzazione del tatuaggio in sé, quelle che sorgono in altre parole immediatamente dopo o comunque a causa di una seduta dal tatuatore, e le infezioni legate a una cattiva cicatrizzazione del tatuaggio. Nel secondo caso più che a un’eventuale allergia al tatuaggio, problemi dermatologici o altri disturbi insorti dopo la seduta dal tatuatore andrebbero associati a cattiva igiene o cura approssimativa del tatuaggio.

Quanto è probabile sviluppare un’allergia da tatuaggio?

Per quanto riguarda le vere e proprie allergie al tatuaggio, invece, va considerato innanzitutto che esse hanno un’incidenza davvero irrisoria. Secondo delle statistiche, solo lo 0.01% di chi si fa realizzare un tatuaggio sviluppa reazioni allergiche. Scegliere un tatuatore di fiducia, controllare le condizioni igieniche dello studio e la qualità dei materiali usati, insomma, bastano in genere a scongiurare il pericolo allergie.

Come e quando si presentano le allergie da tatuaggio?

Queste si presentano, comunque, quasi sempre come infiammazioni e lesioni a livello del derma, qualche volta con la presenza di vescicole o croste e con la produzione di un essudato sieroso. Non c’è, invece, un tempo standard entro cui possono manifestarsi eventuali allergie al tatuaggio: in alcuni casi i segni compaiono immediatamente dopo la seduta dal tatuatore, in altri possono passare addirittura settimane se non mesi.

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Cosa provoca le allergie al tatuaggio?

A generare quelle che sono comunemente considerate allergie al tatuaggio sono in genere gli inchiostri o gli aghi e gli altri strumenti utilizzati durante la seduta.

L’allergia al lattice

In alcuni casi, i più semplici, il cliente può presentare addirittura un’allergia al lattice dei guanti usati dal tatuatore per motivi igienici e per evitare infezioni da contatto con la pelle e il sangue. In questo caso, l’allergia è facile da riconoscere: la zona che è stata più a contatto con le mani del tatuatore presenta arrossamento e prurito. L’allergia da lattice è anche la più facilmente prevenibile (si può aver sviluppato prima, per esempio, allergia al lattice contenuto in altri oggetti di uso quotidiano) ed evitabile (basta chiedere al tatuatore di usare guanti di altro materiale o anallergici).

Le allergie agli inchiostri

La maggior parte di allergie al tatuaggio riguardano, però, gli inchiostri utilizzati per realizzarli. Nonostante i vincoli di legge che obbligano i tatuatori a usare inchiostri controllati e ipoallergenici, anche le piccole dosi dei pigmenti contenuti negli inchiostri a norma possono generare allergie nei soggetti più sensibili.

Quali sono i colori che generano allergie?

Un vecchio luogo comune, così, vuole che chi voglia farsi realizzare un tatuaggio colorato sia più esposto al rischio allergie. Cosa c’è di vero? Probabilmente poco. Non ci sono, infatti, colori completamente a prova di allergia – no, neanche il nero lo è. Ci sono semmai colori i cui pigmenti hanno un potenziale allergenico maggiore, come il rosso a causa della presenza di solfuro di mercurio e il giallo per quella di solfuro di cadmio.

Come prevenire le allergie da tatuaggio

Per scongiurare eventuali allergie, allora, prima di farvi realizzare un tatuaggio potreste chiedere allo vostro studio di comunicarvi tutti i componenti dei colori che verranno utilizzati (in alternativa bastano anche i dati del produttore: per trasparenza dovrebbero essere indicati in versione completa sul sito aziendale) e verificare, rivolgendovi a un laboratorio d’analisi, che non siate allergici. Anche applicare una quantità minima d’inchiostro nella stessa zona in cui andrà realizzato il tatuaggio e controllare l’insorgere di eventuali macchie, vesciche o arrossamenti può aiutare a scongiurare le allergie da tatuaggio.

Come curare le allergie da tatuaggio

Se le precauzioni non sono state abbastanza e a seguito della realizzazione del tatuaggio avete sviluppato allergie, la cosa migliore da fare è comunque rivolgervi a un dermatologo. Starà a lui, poi, consigliarvi una cura adatta o indirizzarvi da uno specialista allergologo.

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