Il titolo di questo articolo è: “se si sceglie di rimuovere un tatuaggio, rimarranno delle cicatrici?” In questo caso non ci sarà una premessa, bensì mi sembra doveroso dare una risposta secca e diretta. Amici miei, sì le cicatrici, ahimè, potrebbero rimanere. Un tatuaggio, a differenza di un diamante, è davvero per sempre! Basti pensare già al mondo in cui esso viene effettuato per renderci conto della difficoltà di una rimozione. Quando ci sottoponiamo ad una seduta da un tatuatore quello che accade alla nostra pelle è visto come un trauma, una ferita. Quell’ago entra ed esce dalla nostra pelle, per andare ad inserire l’inchiostro abbastanza in profondità da tenere. Quindi quando parliamo di rimozione in tema tatuaggi, ci stiamo chiedendo di cancellare o togliere quell’inchiostro messo in profondità. La scelta è ardua, ma le possibilità ci sono. Tutto quello che pensiamo nella nostra mente può essere fatto, altrimenti non lo potremmo pensare. Quindi andiamo a conoscere alcuni dei metodi più comuni per la rimozione di un tatuaggio.
C’è da aggiungere che come possiamo immaginare eliminare un inchiostro che risiede in un profondo strato della nostra pelle, casomai anche da anni, è una pratica difficile nel risultato ed estremamente dolorosa che comunque lascerà una cicatrice sul nostro corpo. Su questo punta la tecnologia cresce e anche nel campo medico si fanno passi da gigante per risolvere alcuni aspetti che riguardano i segni ed il dolore. Tra le tecniche più richieste per la rimozione di un tatuaggio c’è sicuramente il laser. Possiamo optare anche per un camuffamento non permanente con il trucco fai da te. Negli poi sono stati sperimenti tantissimi altri trattamento che attualmente non sono più sul mercato, perchè secondo la legge, sono risultati tossici e nocivi per il nostro corpo.
Una delle nuove tecniche di rimozione si chiama Picolaser. Parliamo di un laser molto veloce che lavora nell’ordine dei picosecondi e per questo motivo molto preciso ed efficace. Questo laser, però, non è ancora approdato in Italia, ma è stato sperimentato in America. Noi possiamo accontentarci di un altro tipo di laser chiamato Q-Switch che darà comunque un ottimo risultato. Il dolore che ne deriva e le sedute necessarie dipendono sempre anche dalla grandezza del nostro tatuaggio. Ad oggi queste tecniche sono in molti ad eseguirle, ma così come avete scelto con attenzione il tatuatore di fiducia, fatelo per rimuovere il tatuaggio. Stiamo parlando di tecniche difficile da eseguire.
Fattore importante oltre alla grande del nostro tatuaggio è anche il colore. In base alle varie tonalità utilizzate, dipenderà anche il tempo e il numero delle sedute. Infatti, i colori scuri sono più semplici da eliminare mentre il giallo e il verde risultano più complessi. In teoria sono circa tre o quattro le sedute necessarie per rimuovere un tatuaggio con il laser. Se il tatuaggio è molto grande le sedute potrebbero essere anche dieci. Ogni seduta non viene effettuata in poco tempo, ma ogni qual volta che vi sottoporrete la zona potrebbe gonfiarsi e arrossarsi, per procedere con la seconda seduta è necessario attendere la guarigione della prima.
Anche in questo caso il sole e il mare è il nostro nemico. Almeno inizialmente, se volete evitare cicatrici, dovete evitare di esporlo a questi agenti esterni, magari coprendo la zona con una garza. Se il medico che ha effettuato la rimozione del tatuaggio è un professionista, sulla pelle non rimarrà nessuna traccia. Infine, il costo di una rimozione totale di un tatuaggio potrebbe variare a seconda, anche in questo caso, della grandezza dello stesso. Varia dai colori, dalla profondità, complessità e dalle sedute necessarie per rimuoverlo. Un costo medio può variare sui 300 euro, o anche meno. Dipende dallo specialista a cui vi rivolgerete. In questo caso il consigilio è sempre quello di non guardare il prezzo. Un detto dice “tanto spendi, tanto appendi”. Si tratta della nostra pelle e di interventi difficili e complessi, fate attenzione!