Come rimuovere un tatuaggio

All’inizio ti sembrava una buona idea, ne eri anche orgoglioso e lo sfoggiavi senza alcun problema in ogni occasione. Poi sei cresciuto o la concezione di vita che avevi anni prima è cambiata e adesso il tuo tattoo ti fa orrore, non ti piace e fai di tutto per tenerlo nascosto. Cambiare idea è lecito, anche nel caso di un qualcosa di permanente come appunto un tatuaggio. Disperarsi, però, non è il caso e neanche passare giornate a lambiccarsi il cervello su come poter mascherare l’odioso disegno. A tutto o quasi c’è una soluzione, persino in tale spinosa e antipatica situazione. Se appartieni anche tu alla categoria dei “pentiti”, questo articolo è ciò che fa per te perché ti stiamo per rivelare come rimuovere un tatuaggio.

Come rimuovere un tatuaggio

Per rimuovere un tatuaggio occorre il laser

La prima cosa da sapere è questa: l’unica maniera per rimuovere un tattoo è quella di rivolgersi a personale professionista, nello specifico a un dermatologo che impiegherà un laser. Tuttavia non si possono ottenere sempre risultati completi, ossia non sempre è possibile eliminare del tutto un tatuaggio. L’efficacia del trattamento laser dipende dal colore, dalla profondità, dalla densità e dal genere di pigmento usato, oltre che dal tipo di pelle del paziente.

Come rimuovere un tatuaggio

Ad esempio il nero e il blu sono le tonalità che garantiscono il risultato migliore mentre con il rosso, il verde e il giallo il discorso diventa più complicato. Tra le tecniche maggiormente utilizzate annoveriamo quella che impiega il laser Q-switchati (laser Q-S). Questo strumento attraverso brevi impulsi laser distrugge le cellule in cui sono accumulati i pigmenti di colore. Tali pigmenti sono ridotti in frammenti più piccoli e smaltiti nei liquidi corporei o da cellule migranti nel corso dei giorni successivi.

Come rimuovere un tatuaggio

Tieni conto che non sarà sufficiente una sola seduta, ma diverse in base alla grandezza del tatuaggio e, come detto in precedenza, dei colori usati. Per quelli “fai da te” il disegno può essere eliminato in un periodo più breve in quanto l’inchiostro è meno profondo, invece, per il resto dei tattoo realizzati dai professionisti, il tempo si allunga.

In media un singolo trattamento laser dura tra i dieci e i trenta minuti e il numero di sedute va da un minimo di tre fino ad arrivare a otto/undici. Inoltre, tra una seduta e l’altra deve intercorrere almeno un mese.

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Procedura per eliminare il tatuaggio

La procedura per rimuovere il tattoo è piuttosto semplice. Per prima cosa il medico applica sulla zona una crema anestetizzante allo scopo di rendere la procedura indolore. Quindi esegue il trattamento e al termine applica del ghiaccio.

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È possibile riscontrare del rossore e del rigonfiamento per circa una settimana nella zona sottoposta al laser. Di conseguenza è consigliabile, dietro ordine medico, applicare una pomata lenitiva. Può anche accadere che la parte risulti più chiara rispetto al resto della pelle ma è un effetto destinato a svanire nel corso del tempo.

È bene, inoltre, prendere i dovuti accorgimenti dopo aver effettuato il laser. In particolare non bisogna esporsi ai raggi del sole per almeno un mese e in seguito è necessario proteggersi sempre con un’adeguata crema solare (filtri +50). Tenendo in considerazione quanto detto, è opportuno evitare di effettuare il trattamento nei mesi estivi o ci si preclude la possibilità di godersi un po’ di mare.

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Controindicazioni

Il laser Q-switchati (laser Q-S) di norma non lascia cicatrici poiché i suoi impulsi non sono particolarmente forti. Tuttavia è sempre preferibile consultarsi con il medico per capire se questo è un trattamento adatto al proprio tipo di pelle o se è preferibile evitare. In linea generale è sconsigliato a chi tende a sviluppare cicatrici ipertrofiche (ovvero cicatrici in rilievo) e a chi presenta infezioni attive sulla pelle.

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Costi del trattamento laser

Il costo a seduta per un  trattamento laser Q-switchati (laser Q-S) si aggira sui €150/200. Non si tratta di una cifra alla portata di tutti ma come abbiamo già avuto modo di dire, per avere risultati certi in questo settore occorre affidarsi a seri professionisti. È sempre meglio spendere qualche euro in più ma avere un lavoro ben fatto che non comporti conseguenze negative sulla propria salute.

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Altri metodi di rimozione del tatuaggio

Escissione

Un altro trattamento usato per rimuovere un tatuaggio, ma di sicuro più estremo del precedente, è quello che avviene per escissione. Quest’ultimo è un vero e proprio intervento chirurgico di natura estetica effettuato in anestesia locale. In pratica consiste nell’asportazione dell’epidermide e del derma interessati dal disegno. È anche possibile che sia eseguito un trapianto di una porzione di pelle da una parte all’altra del corpo.

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PicoSureTM laser

Un trattamento di ultima generazione arriva direttamente dagli Stati Uniti ed è l’innovativo PicoSureTM laser, basato su impulsi a picosecondi che consentono di rompere in particelle ancora più piccole i pigmenti di colore, facilitandone così la rimozione. Tale tecnica comporta meno sedute e ha un’efficacia superiore rispetto al laser Q-switchati. In particolare garantisce ottimi risultati su qualsiasi colore, persino con quelli più ostici e difficili da togliere. I suoi impulsi sono dalle 100 alle 1000 volte più brevi rispetto alle tecniche tradizionali.

Come rimuovere un tatuaggio

Un tatuaggio, dunque, può non essere per sempre ma per evitare il processo di rimozione e tutto ciò che comporta è preferibile pensarci bene prima di decidere di farsi un qualsiasi tatuaggio, grande o piccolo che sia, e avere una visione lungimirante. Chiediti se il disegno scelto è qualcosa che potrà rappresentarti anche in età adulta e se lo vorrai sfoggiare persino nella terza età.

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