Se siete degli amanti dei gatti, non è strano che sentiate il desiderio di farvi disegnare sul corpo il vostro animale preferito. Il tatuaggio del gatto, del resto, è uno dei più comuni tra quelli a soggetto animali domestici, amato soprattutto dalle donne e assolutamente versatile, considerata la varietà di stili con cui può essere realizzato e la facilità con cui si adatta a qualsiasi zona del corpo.
Un omaggio al proprio gatto domestico
Tra i motivi più immediati che spingono a farsi tatuare un gatto c’è, innanzitutto, un legame forte con il proprio animale domestico, specie se è stato il primo, se ci ha accompagnati in momenti brutti della nostra vita o in fasi di passaggio. Tatuarsi un gatto potrebbe essere, quindi, in questo caso, un modo per ringraziare il proprio cucciolo o, nel caso in cui sia morto, portarne sempre con sé il ricordo e la protezione.
Il gatto tra simbolismo e leggenda
Anche chi non vive con un gatto, però, potrebbe desiderare di farsene tatuare uno. Il gatto, infatti, è un animale carico di significati simbolici e che richiama numerose antiche leggende.
L’animale delle dee madri
Una lunga tradizione, per esempio, lega il gatto al culto delle dee madri, simbolo del lunare, della femminilità e della fertilità. Il gatto era l’animale totem di divinità come la dea romana della caccia, Diana, o della greca Ecate custode della femminilità nel suo senso più sacro e legata a un’idea di conoscenza in senso magico. Anche dagli antichi egizi il gatto era considerato un animale divino, consacrato a Bast, dea del parto e dei bambini.
Il gatto celtico guardiano dell’aldilà
Alcune leggende nordiche legano, invece, il gatto a una dimensione ultraterrena. Per i celti, per esempio, i gatti erano i guardiani dell’aldilà, in grado di vedere gli spiriti e di assicurare la connessione tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Un passo ad oriente
Anche nelle società orientali ai gatti vengono attribuiti “poteri” straordinari: secondo alcune leggende giapponesi, per esempio, un gatto riesce a plasmare il carattere della donna che vive con lui.
Tra magia ed esoterismo: il gatto della strega
Né va dimenticata quella tradizione di origine medievale che vuole il gatto animale per eccellenza delle streghe e delle donne che praticavano forme di magia occulta. Tradizione che, ancora oggi, fa sì che il gatto, creatura misteriosa per eccellenza, sia considerato un potente simbolo esoterico.
Perché tatuarsi un gatto?
Legame con il proprio animale a parte, chi sceglie di tatuarsi un gatto può farlo perché vuole trasmettere un alone di mistero e imprendibilità, spesso alludendo alle proprie qualità e ai propri pregi nascosti.
Simbolo di femminilità e seduzione
Non va dimenticato, però, che il gatto è anche un potente simbolo di bellezza e seduzione. I suoi movimenti sinuosi, l’agilità con cui si districa anche nelle condizioni più difficili rappresentano la grazia per eccellenza. Non a caso il tatuaggio col gatto è considerato uno dei più femminili e sexy.
Lo spirito libero del gatto
Tutti conoscono, poi, il gatto per la sua indipendenza: se siete uno spirito libero e amate prendere decisioni in controcorrente, farvi tatuare un gatto potrebbe aiutarvi a comunicarlo agli altri.
Come farsi tatuare un gatto
Se siete indecisi, invece, sullo stile da dare al vostro tatuaggio col gatto, dovreste considerare che non c’è uno più adatto dell’altro. Se è un omaggio al vostro gatto potreste persino chiedere a un bravo tatuatore di realizzare un “ritratto” quanto più realistico possibile del felino. In tutti gli altri casi non avete che l’imbarazzo della scelta. Se preferite un tatuaggio piccolo, per esempio, potreste scegliere un gatto stilizzato. C’è chi addirittura sceglie di farsi tatuare solo la zampa o i baffi del gatto, per alimentare ancor di più quell’aura di mistero associata al felino. Per i tatuaggi più grandi potreste addirittura optare per un coloratissimo gatto old school. Persino per i tatuaggi tribali, il gatto è un buon soggetto. Innumerevoli sono poi i possibili abbinamenti: dalla luna, ai fiori tutto sta bene con un gatto!