Oggi sempre più il corpo umano si presta a cambiamenti dovuti alla moda o alla follia dell’uomo contemporaneo che vuoi per noia, vuoi per divertimento, o semplicemente per seguire una corrente stilistica del tutto alternativa, decide di vestirsi in un certo modo, tatuarsi o farsi piercing nei posti più impensabili. È il caso del piercing al collo o al polso. Noi oggi ci occuperemo di quest’ultima tendenza microdermal non ancora diffusissima ma sicuramente dilagante tra le schiere delle nuove generazioni sempre pronte a sperimentare il nuovo credendo che sia anticonformista.
Come si realizza?
Il piercing al polso viene realizzato inserendo una placca sotto pelle con una parte sporgente che serve per tenere fermo il gioiellino, generalmente di piccole dimensioni, sulla cute. È dunque composto da un foro che ha una sola parte di entrata, non come accade per il resto dei piercing tra cui anche i surface, che hanno un’entrata e un’uscita. L’operazione non dura più di 5 minuti e ha un costo che generalmente va dai 60 ai 70 Euro.
Uso e possibili conseguenze
Fuori dal comune o no, decidere di realizzare dei fori sul polso è segno di grande sicurezza o di perfetta superficialità, poiché anche se non si direbbe, un piercing inserito nella pelle del polso o della mano potrebbe causare non pochi problemi nella vita di tutti i giorni. Perché?
È risaputo che per ogni azione chiediamo il supporto delle mani e delle dita, pertanto avere un piercing al polso significherebbe innanzitutto doversi tutelare in ogni movimento, e poi – cosa non meno importante – considerare il proprio stile di vita. Se si lavora a contatto con prodotti chimici o in cucina, potremmo incontrare difficoltà nella fase della cicatrizzazione.
Il problema potrebbe essere superato facendo uso dei comuni e domestici guanti in lattice che hanno una funzione protettiva durante la propria attività e portandosi sempre dietro un sapone neutro, con il quale lavarsi bene e spesso mani e polsi per rimuovere eventuali residui chimici.
Inoltre, è importante ricordare che per farsi un piercing si deve scegliere un particolare momento dell’anno, magari quello autunnale o primaverile, in cui le temperature sono piuttosto miti, la pelle respira, e la cicatrizzazione è sicuramente più rapida.
Piercing e abbigliamento
Un altro aspetto non meno importante ha a che vedere con l’abbigliamento. Come spesso capita con bracciali, il piercing potrebbe incastrarsi in tessuti particolari. Generalmente non si dà molto peso a quante volte il polso si sfrega con i capi di vestiario, ma quando si ha un piercing è coscienzioso essere particolarmente cauti perché se il tessuto si impiglia si rischia di ferirsi provando non poco dolore.