Una delle domande che ci si pone maggiormente quando si decide di forare le orecchie è: “Meglio andare in gioielleria o in uno studio specializzato di piercing?”. La differenza sostanziale sta nel modo in cui i due diversi negozianti praticano il foro. Nel primo caso, in gioiellerie e profumerie, viene utilizzata la pistola per fori; nel secondo caso un ago sterile e monouso. C’è differenza fra queste due pratiche? Una è migliore dell’altra?
La risposta è sì. Le differenze sono davvero molte e il consiglio è quello di affidarsi a studi specializzati di piercing dove il personale è maggiormente preparato e la tecnica utilizzata è il foro ad ago.
La pistola ha numerosi svantaggi. Ecco un elenco dei principali:
- Igiene: la pistola per fori non può essere smontata, pertanto è impossibile lavarla e sterilizzarla a dovere. I residui di sangue o di pelle rimangono incastrati nelle parti non smontabili e il susseguirsi di clienti causa grandi quantità di sporcizia e di batteri. Nonostante sia molto raro i medici non escludono che tracce di sangue presenti nella pistola possano portare alla contrazione di malattie con AIDS e epatite B.
- Guanti: i gioiellieri non utilizzano mai i guanti quando si apprestano a forare le orecchie dei loro clienti. Questo, insieme alla scarsa pulizia della pistola, può creare stati infettivi delle orecchie con conseguenze anche gravi.
- Personale: per quanto si possa dire che uno pratica buchi alle orecchie con la pistola da tutta la vita, un gioielliere rimane comunque inesperto e mai preparato quanto un piercer professionista. Recarsi in una gioielleria o in una profumeria comporta il non ricevere informazioni precise sulla cura del foro.
- Foro: la pistola è studiata per forare le orecchie con un diametro standard. Non tutte le parti dell’orecchio, però, sono uguali. Alcune necessitano di fori particolari e persone più sensibili potrebbero provare un dolore maggiore e rinunciare all’orecchino. Inoltre la pistola causa traumi nell’orecchio e il buco si presenta irregolare e ricco di numerose microlacerazioni. In casi particolari come il piercing Helix, situato sulla cartilagine della parte superiore dell’orecchio, la pistola causa profondi danni ai tessuti.
L’ago, al contrario, è monouso e sterile. Una volta tolto dalla sua confezione ed utilizzato viene buttato via. Ogni cliente ha il suo ago personale e non si corre il rischio di contrarre malattie o entrare in contatto con la sporcizia e i residui di altre persone. Anche il foro è migliore, risulta infatti perfettamente tondo e non vi è la presenza di piccole lacerazioni del tessuto. Rispetto alla pistola ogni ago ha una misura diversa e può essere posizionato con precisione da un esperto che sceglie il punto migliore dove praticare il foro. Un piercer, inoltre, essendo qualificato e altamente esperto in materia riuscirà a dare consigli utili e validi sulla cura del nuovo piercing e in caso di problemi risponderà alle domande.
Un’altra importante differenza fra queste due tecniche consiste nel gioiello che viene applicato immediatamente dopo l’esecuzione del foro. Nel caso della pistola viene inserito il classico orecchino con la farfalla dalla barretta troppo corta. Se l’orecchio dovesse gonfiarsi l’orecchino non ha più gioco e non lascia respirare la pelle, causando dolore intenso. Se si decide di recarsi nello studio di un piercer, invece, sarà egli stesso a scegliere il gioiello da applicare con una barretta sufficientemente lunga utile ad evitare questo inconveniente.
L’unico svantaggio del foro ad ago è il prezzo. Un orecchino sparato con la pistola costa poco più di 5 euro mentre un piercing all’orecchio fatto con l’ago può arrivare a costare intorno ai 50 euro. L’importante è non farsi scoraggiare dal prezzo maggiore: meglio avere la certezza di fare tutto secondo le norme igieniche e di sicurezza piuttosto che spendere meno e correre il rischio di contrarre malattie e infezioni.