Siete indecisi se fare un piercing al trago e a preoccuparvi maggiormente sono il dolore e i rischi a cui potreste andare incontro dopo esservi fatti “bucare” questa parte dell’orecchio? Se c’è una cosa che non dovreste mai in questo caso è affidarvi a forum, gruppi Facebook, community online. Né, tanto meno, a voci popolari o a consigli di “amici di amici” che solo nei migliori dei casi lo hanno già fatto prima. Circolano, infatti, tantissime voci infondate sulle presunte conseguenze di un piercing al trago (così come per quasi tutti gli altri piercing e tatuaggi nelle zone meno “consuete” del corpo!). E, come sempre, ogni esperienza conta per sé.
Il piercing al trago causa paralisi?
Una delle “leggende metropolitane” più dure a morire, quanto ai rischi del piercing al trago, vuole per esempio che sia causa di paralisi facciale. Bucare la parte di cartilagine che sporge rispetto al padiglione auricolare, infatti, secondo i sostenitori di questa “teoria”, potrebbe danneggiare anche in maniera permanente i nervi facciali, causando appunto una paralisi parziale o totale. Naturalmente non esistono evidenze scientifiche in questo senso, e persino i medici più scettici sul mondo piercing e tatuaggi sembrano aver negato qualsiasi correlazione tra il piercing al trago e il rischio paralisi facciale.
Il rischio sordità
Solo per restare nel solco delle credenze popolari (a torto) collegate con il piercing al trago, vale la pena sottolineare che gli stessi “sostenitori” del rischio paralisi facciali sono quelli che credono che un piercing in questa zona del corpo potrebbe causare sordità o più in generale danni e problemi all’udito, dal momento che danneggerebbe i nervi uditivi o potrebbe causare infezioni in grado di risalire in condotto uditivo. Anche in questo caso, però, mancano le evidenze scientifiche.
Cosa c’è di vero: il rischio infezioni…
Quello che c’è di vero in tutto questo e che andrebbe tenuto in considerazione prima di farsi realizzare un piercing al trago, è che si tratta di una zona del corpo piuttosto delicata. Essendo formato quasi esclusivamente di cartilagine, infatti, il trago può andare incontro a infezioni se “bucato”. Per questo è di fondamentale importanza, soprattutto nei primi tempi, scegliere il gioiello giusto per il proprio piercing al trago e curarne in maniera scrupolosa l’igiene.
…e quello deformazioni
Per lo stesso motivo, perché si tratta principalmente di cartilagine, un piercing al trago non eseguito correttamente potrebbe generare deformazioni più o meno gravi della zona interessata. Niente che comporti, però, problemi più gravi come paralisi facciale o sordità come qualcuno darebbe a intendere.
Rivolgersi a un piercer di fiducia
Per realizzare un piercing al trago in tutta tranquillità, insomma, l’unica soluzione è rivolgersi al proprio piercer di fiducia o a uno studio qualificato che rispetti tutte le previsioni igienico-sanitarie del caso. I più ansiosi e i più preoccupati dei rischi, poi, farebbero meglio a consultare piercer, esperti del settore (o anche medici se ce ne fosse bisogno!) già in fase di ricerca delle informazioni e di decisione. Solo così ci si può rendere conto che la maggior parte delle voci che girano sui rischi del piercing al trago sono, appunto, solo voci infondate.