Ricordate quando da bambini vi facevate male e gli adulti, scherzando, dicevano “beh, mi sa proprio che dovremo amputare!”? Per quanto la tentazione alla battuta sia la stessa, nel caso di un’infezione del piercing alla lingua, potete esser tranquilli che questa non sarà la soluzione che vi proporremo.
Possibili cause
una scarsa igiene orale, un sistema immunitario “depresso”, un continuo sottoporre il piercing a situazioni “stressanti”(botte, strattoni, movimenti improvvisi), il toccare la ferita quando si hanno le mani sporche e, soprattutto, il non aver provveduto a sostituire il gioiello con uno di dimensioni ridotte una volta scomparso il primo gonfiore; quest’ultima è un’operazione molto importante e delicata che è sempre meglio far effettuare al vostro piercer di fiducia, sarà lui a valutare se sarà giunto il tempo di passare ad una barretta di medie dimensioni oppure optare direttamente ad una piccola.
Siete proprio sicuri si tratti di infezione?
Trattandosi di un piercing su di una parte del corpo piena di terminazioni nervose è normale che la ferita si gonfi, ti causi dolore e perda sangue, capita quindi che il lento processo di guarigione (dalle 2 alle 4 settimane) possa esser erroneamente scambiato per infezione; per esser certi di dover ricorrere all’aiuto di uno specialista aspettate almeno quattro settimane, che è il tempo indicativo massimo di cicatrizzazione dei bordi del foro,a questo punto se sospettate ancora che si tratti di un’infezione troverete certezza nella presenza di uno o più dei seguenti fattori:
– un rossore intenso, scuro, quasi tendente al marrone
– presenza di pus di colore tendente al giallognolo
– alito cattivo ( dato dalla presenza di colonie batteriche attorno al buco)
– un dolore pulsante e intenso che si manifesta anche quando la lingua è a riposo
– un gonfiore “importante”, maggiore rispetto a quello dei primi giorni successivi all’operazione
Chi contattare
Non chiamate vostra madre, risparmiate fiato perché è possibile che lo stesso parlare vi affatichi, contattate innanzitutto il vostro piercer di fiducia ma soprattutto un medico, possibilmente specializzato in dermatologia, in grado di prescrivervi gli antibiotici orali del caso. Spesso anche i dentisti possono rivelarsi validi aiuti professionali nel risolvere infezioni del cavo orale anche se spesso in quanto medici specializzati nel campo odontoiatrico si dichiarano contrari a priori a questo tipo di operazioni chirurgiche perché le ritengono pericolose per la saluta dell’arcata dentale e delle gengive.
Cosa fare
usa cubetti di ghiaccio per diminuire il gonfiore, lascia che si sciolgano in bocca naturalmente, non succhiarli, effettua degli sciacqui con il collutorio (che non contenga fluoro e alcol) almeno 5 volte al giorno e comunque in generale al mattino, dopo i pasti e la sera prima di andare a dormire.
Lavati sempre le mani prima di pulire il piercing, non usare acqua ossigenata per disinfettarlo perché interferirebbe con il naturale processo di guarigione, opta per del sale marino e sapone disinfettante.
Cerca di dormire con la testa lievemente sollevata, mangia cibi morbidi/freddi, e se esci porta con te una bottiglietta con una soluzione di acqua e sale in modo da poter effettuare degli sciacqui disinfettanti durante la giornata (senza esagerare). Se decidi di rimuovere il piercing da solo per pulirlo cerca di compiere l’operazione velocemente perché la ferita si rimarginerebbe e dovresti cominciare tutto da capo.
Cosa e chi evitare
Chi bello vuole apparire qualcosa deve patire…evitate fino alla guarigione di assumere alcol e di fumare, scansate cibi piccanti e la caffeina (sostanza notoriamente vasodilatatrice) ed evitate baci “alla francese” per non entrare in contatto con sistemi immunitari diversi dal vostro. Queste precauzioni, per quanto potrebbero rendere la vita un po’ stressante, eviteranno il peggiorare della situazione ed affretteranno i tempi di recupero e risanamento della ferita.
