I 5 posti più dolorosi dove fare un piercing: una miniguida

Quanto fa male farsi un piercing? Come sempre, non esistono regole precise, molto dipende dalla soglia di dolore e dalla capacità di sopportazione individuale. Certo è che, come avviene per i tatuaggi, ci sono zone del corpo più sensibili, su cui farsi realizzare un piercing può risultare anche molto doloroso. Quella che segue è una mini-guida, rigorosamente in ordine crescente, dei 5 posti più dolorosi dove farsi realizzare un piercing.

Quinto posto: il naso

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Il quinto e ultimo posto va al naso. Pareri contrastanti ci sono su quanto male faccia il piercing al naso: c’è chi sostiene di non aver sentito (quasi) nulla e chi, invece, ammette di aver provato molto dolore. Tutto, dipende, quasi sempre dalla capacità di sopportazione dal dolore. Ma anche la manualità di chi realizza il piercing non è indifferente. Nella maggior parte dei casi, insomma, un piercing al naso dovrebbe provocare solo un formicolio, più intenso al momento iniziale. Solo se per sbaglio viene intaccato un nervo potreste sentire un dolore anche molto acuto e persistente che può durare fino a una settimana.

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Quarto posto: le labbra

Tra i posti più dolorosi per un piercing ci sono, poi, le labbra. Anche in questo caso, il dolore è molto soggettivo e dipende per lo più dalla zona in cui viene realizzato il piercing. Nel caso in cui siano coinvolti i nervi, infatti, il dolore può essere più acuto e duraturo, fermo restando che se non intervengono ulteriori problemi qualsiasi fastidio dovrebbe essere guarito entro una settimana.

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Medaglia di bronzo? Le cartilagini

Il terzo posto come zona più dolorosa per un piercing va alla cartilagine. Tradotto, significa banalmente il padiglione auricolare con zone che, a loro volta, sono più dolorose di altre. Si pensa spesso che essendo quasi priva di terminazioni la cartilagine sia un posto non molto doloroso per piercing e simili. Quello che non si considera quasi mai è, invece, che può essere particolarmente doloroso (e lungo!) il processo di guarigione della cartilagine.

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Secondo posto: i capezzoli

Tra i posti in assoluto più dolorosi per un piercing ci sono poi i capezzoli. Zona già normalmente molto sensibile anche al solo tocco, si dovrebbe scegliere un piercing ai capezzoli solo se si è già avvezzi al tipo di dolore. Per chi non lo sapesse, infatti, un piercing ai capezzoli prevede che un ago li trapassi da una parte all’altra. In alcuni casi, proprio a causa della delicatezza della zona, se il piercing non è realizzato in tutta sicurezza si possono sviluppare infezioni o irritazioni. In compenso, pare che sia la zona più veloce a guarire.

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Primo “premio” ai genitali

Il “premio” di posto più doloroso in assoluto per un piercing va, invece, ai genitali. Ricchi di terminazioni nervose, infatti, gli organi riproduttivi maschili e femminili sono tra le zone che si dovrebbero scegliere per un piercing solo se davvero “insensibili” al dolore, non a caso molti medici e professionisti sconsigliano il piercing in questa zona del corpo. Una distinzione va fatta, comunque, tra i vari tipi di piercing genitali. Quelli realizzati sulla parte superiore del clitoride femminile e quelli al prepuzio dell’uomo sarebbero molto meno dolorosi, per esempio, di quelli realizzati invece sui “centri del piacere”. Clitoride e glande sono, infatti, ricchissimi di terminazioni nervose che, com’è facile immaginare, rendono particolarmente doloroso realizzare un piercing nella zona.

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I consigli degli esperti

Se, insomma, volete farvi un piercing in una delle zone appena elencate, assicuratevi di avere una buona sopportazione del dolore. Sarebbe buona prassi, poi – consigliano gli esperti – rivolgersi a un centro specializzato e che esegua tutto a norma di legge, per evitare complicazioni durante e dopo la realizzazione del piercing. Bisognerebbe fare attenzione, soprattutto, che usino strumenti monouso o adeguatamente sterilizzati. E non andrebbe trascurata, poi, la fase di guarigione del piercing: è qui che potrebbero aversi in qualche caso crisi di rigetto.

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