Sembra incredibile ma il piercing al capezzolo può avere una sorta di fine terapeutico. Chiamato comunemente nipple piercing, viene praticato da numerosi secoli in tutte le parti del mondo. Sia uomini che donne, in epoche antiche ma anche moderne, hanno deciso di sottoporsi a diversi trattamenti pur di possederlo. Sembra incredibile ma in età vittoriana era simbolo di nobiltà e i gioielli che venivano utilizzati erano molto belli e di fattura pregiatissima.
L’argomento che tratteremo oggi, però, esula dalla storia e dalla bellezza di questo piercing. Analizzeremo invece la strana correlazione positiva che esiste fra il nipple piercing e la malformazione del capezzolo introflesso.
Di solito, stigmatizzati per tutti i problemi che possono portare (come nel caso dei piercing in bocca che rovinano il colletto dei denti) questa volta siamo di fronte ad un piercing consigliato dai medici come terapia per risolvere un problema di salute.
Cos’è il capezzolo introflesso?
Una lieve malformazione che colpisce i capezzoli, i quali, al posto di essere sporgenti verso l’esterno, sono come risucchiati all’interno. Questa patologia non è rara come si crede, colpisce infatti 20 donne su 1000. Lo stesso disturbo è possibile che si verifichi anche nei capezzoli maschili, non vi è alcuna distinzione tra sessi. La malformazione può colpire un solo capezzolo o entrambi e può avere differenti gradi di intensità. Un capezzolo lievemente introflesso (chiamato anche reversibile) sporge se stimolato dal tocco o dal freddo. Un capezzolo completamente introflesso, invece, rimane statico anche se stimolato. La malformazione non è da confondere con i capezzoli piatti, una differente tipologia che apparentemente assomiglia molto a quella sopra descritta.
Come può aiutare il piercing?
Esistono molti metodi per far fronte a questo problema, dalla chirurgia estetica alla stimolazione manuale. Soprattutto per le donne può essere un disagio nel momento in cui si deciderà di avere un figlio e ci sarà la necessità di allattarlo. Allattare con questa malformazione non è impossibile ma possono sopraggiungere infezioni di vario genere.
Un altro spetto molto importante è collegato all’estetica. I capezzoli introflessi, spesso, sono causa di disagio nei rapporti intimi, possono far vergognare chi li possiede. A volte capita che non ci si voglia spogliare per nascondere quella piccola malformazione.
I medici, incredibilmente, consigliano di fare il piercing per risolvere il problema. Questo perchè la parte metallica del gioiello andrà a tenere in continua estroflessione il capezzolo impedendogli di ritrarsi all’interno.
Si può fare sempre?
Prima di decidere il metodo con cui intervenire bisogna chiedere il parere del medico. In base al grado di introflessione fare questo piercing potrebbe risultare molto pericoloso. Può succedere che il capezzolo sia troppo vicino a delle ghiandole che, se forate, potrebbero portare a innumerevoli altri problemi ben più gravi.
Quando il medico da il via libera
Dopo un’accurata visita il vostro medico saprà dirvi se procedere o no con il piercing. In caso di risposta affermativa è utile avere alcune nozioni su questo particolare foro. Cominciamo con il dire che è molto doloroso, la zona in cui viene fatto è estremamente delicata. Pertanto è meglio affidarsi ad un esperto, il migliore che potete trovare nei vostri paraggi o, nel caso in cui non ce ne fossero, non temere di fare qualche chilometro in più. Un piercer inesperto non saprà trattare con abbastanza cura la vostra patologia e rischierà di aggravare la situazione.
Una volta fatto bisogna dedicarsi alla sua guarigione con accuratezza. Un piercing al capezzolo trascurato può portare a infezioni, mastite e ad un immenso dolore. Si deve anche essere consci del fatto che esiste un’altissima percentuale di rigetto.
Questo particolare piercing, però, non ha solo lati negativi. Chi lo possiede afferma che aumenta il piacere sessuale e che, di solito, è considerato molto sexy dai partner.