Capita spesso di vedere la particolare combinazione di tatuaggio e piercing, uniti insieme per creare un notevole effetto visivo. Solitamente chi si accinge a questa pratica sfoggia un tatuaggio abbellito da uno o più microdermal. Non è raro l’esempio di un fiore con al centro un brillantino, di solito posizionato nel capolino cioè la parte centrale a cui sono collegati i petali. La questione di oggi, l’argomento che andremo ad affrontare riguarda la pericolosità di questa pratica. Ci sono delle controindicazioni? Può essere rischioso per la salute?
Di solito non è possibile fare altri piercing al di fuori del microdermal sopra o vicino ad un tatuaggio perchè, normalmente, i punti scelti per i tattoo non sono forabili. Difficilmente capiterà di vedere un bel tatuaggio su una spalla accompagnato da un piercing surface. L’unica soluzione possibile, come abbiamo detto in precedenza è il microdermal piercing, cioè una piastrina impiantata sottopelle collegata ad una piccola vite e ad un brillantino.
I principali rischi
La salute non viene intaccata in nessun modo e nulla vieta di applicare un microdermal sopra o vicino ad un tatuaggio. Prima di prendere questa importante decisione, però, bisogna tenere in considerazione alcuni importanti fattori. Il microdermal, essendo comunque un piercing, può rigettare ed è semipermanente, una volta fatto non può essere tolto a proprio piacimento. Se, sfortunatamente, dovesse rigettare (cosa non comunissima ma possibile) lascerebbe una cicatrice dalle notevoli dimensioni. Il rischio principale, non legato alla salute in senso stretto, è di rovinare un bel tatuaggio con un’antiestetica cicatrice.
Inoltre, se non viene eseguito da un piercer più che esperto, potrebbe essere posizionato male portando a inevitabili reazioni allergiche. In questo caso la pelle cerca di assorbirlo causando, oltre al dolore, una cicatrice ancora peggiore rispetto a quella causata dal rigetto. Quando questo accade le conseguenze si percepiscono anche a distanza di mesi, oltre alle cure che bisognerà fare il tatuaggio sarà irrimediabilmente rovinato.
Di problema, però, ne esiste ancora uno. Difficilmente il microdermal può essere tenuto per un periodo superiore ai 5 o 6 anni. Una volta trascorsi comincia a dare alcuni fastidi come infezioni, problemi di prurito e rigetto. La pelle cerca di eliminare il corpo estraneo ed è possibile che al primo movimento leggermente più brusco salti la pallina o peggio. Anche se si è superato il difficile periodo iniziale, eliminando il problema del primo rigetto, il microdermal deve essere trattato con estrema cura e in qualunque caso non è possibile tenerlo a vita.
Conclusioni
Nulla vieta, nonostante gli innumerevoli rischi, di fare un piercing sul tatuaggio. Sono in molti ad attuare questa pratica ma prima di farlo vi consiglio vivamente di pensarci bene e valutare se ne vale davvero la pena. Rovinare un tatuaggio per qualche anno di effetto visivo migliore non è proprio consigliabile. Il rischio di infezione e di conseguente rigetto (soprattutto se tenuto per lungo tempo) è davvero molto alto e la cicatrice è inevitabile. Inoltre non è detto che il tatuatore possa rimediare all’incidente tatuando di nuovo la zona; certe cicatrici, in base a come rimane la pelle, sono impossibili da coprire. Se la tentazione non è proprio così elevata forse è meglio evitare, è possibile che il gioco non valga la candela.
La cosa da tenere a mente è che, prima o poi, bisognerà fare i conti con questa decisione e rimuovere il microdermal. Anche nel migliore dei casi, magari a distanza di anni, si dovrà convivere con un tatuaggio rovinato e con una nuova cicatrice sulla propria pelle. Pensateci bene prima di farlo, non prendete questa decisione alla leggera e magari parlatene con il vostro piercer di fiducia, il parere di un esperto non fa mai male.