Spesso si dice che le cicatrici siano un buon argomento di conversazione perché inevitabilmente danno modo a chi abbiamo di fronte di chiederci qualcosa e dà la possibilità a noi di raccontare quella storia. Essendo cicatrici però, sono spesso legate a ricordi tristi e dolorosi. I tatuaggi invece ci offrono le stesse possibilità, chiedere cosa significa quel simbolo, perché lo abbiamo scelto, se è stato doloroso, se ce ne siamo pentiti, ma rimane pur sempre un’esperienza bella da raccontare, una scelta di vita voluta e ottenuta. Alcuni tatuaggi però lasciano ben poco all’immaginazione, tant’è chiaro il loro significato, esattamente come accade a quelli a tema religioso.
Un omaggio alla religione
Mai come in questi giorni le parole religione o fede sono sulla bocca di tutti, e se è vero che il tatuaggio ha lo scopo di rappresentare graficamente una parte di noi, è anche vero che non bisognerebbe nascondere nessuna emozione, anche se questa potrebbe urtare la sensibilità degli altri o evidenziare un qualcosa di noi che spesso viene tenuta privata, come la religione per l’appunto. Per fortuna il mondo dei tatuaggi ci offre la possibilità di mostrare un simbolo della nostra fede che va oltre un banale disegno, quasi come un omaggio a chi ci protegge dall’altro.
Perché scegliere un tatuaggio religioso?
La risposta a questa domanda è semplicissima e si potrebbe rispondere con un’altra domanda: perché no? Perché possiamo scegliere un fiocco per gridare al mondo la nostra lotta contro il cancro e non possiamo scegliere un angelo con le ali spiegate o un crocifisso per “ringraziare” chi ci ha sempre protetto?
Il rosario: un simbolo universale
Oltre ai volti iconografici, agli angeli o alle croci, un altro simbolo religioso conosciuto universalmente è quello del rosario. Da sempre queste collanine hanno accompagnato non solo le nostre preghiere, ma anche le statue dei Santi e le immagini sacre che siamo abituati a vedere rappresentate, perché il rosario è uno dei simboli più forti del Cristianesimo. Nonostante quello che si possa pensare, il tatuaggio con il rosario offre molte possibilità di scelta, sia per la forma che per il disegno. Ogni rosario termina infatti con una croce ed è spesso quella la parte più significativa del tatuaggi perché finisce col diventare la parte culminante del disegno.
Il tatuaggio più classico
A differenza degli altri tatuaggi, quello a forma di rosario ha delle connotazioni più delineate infatti pur lasciando spazio all’immaginazione, ha delle caratteristiche riscontrabili in tutte le sue varianti, degli elementi imprescindibili. La prima caratteristica è quella del movimento. Sono pochi i rosari tatuati in maniera fissa e statica, la maggior parte infatti sembrano in movimento, o nelle mani della persona, o intorno al collo come una collana, o come appena caduti dopo la preghiera. A questo elemento è legato un’altra importante caratteristica e cioè quella del luogo. Solitamente infatti i tatuaggi a rosario vengono rappresentati tra il polpaccio e il piede, come se la collanina religiosa fosse appesa alla gamba e la croce scendesse delicatamente sul piede. È ovvio che questa è una scelta artistica perché non sarebbero i piedi il posto più adatto dove conservare un rosario, ma offrono la possibilità al tatuaggio di creare un movimento.
Il colore
Questa è un’altra importante caratteristica del rosario. I tatuaggi più classici sono rappresentati con i soli bordi neri, più scuri nei contorni e nel crocifisso e più leggeri nelle linee curve che creano il movimento, ma nei tatuaggi che vogliono osare di più sono usati anche i colori, come il rosso che spesso rappresenta il sangue e il coraggio, o verde che testimonia la speranza.