Se soffrite di ofidiofobia (paura dei serpenti) l’ultima cosa che vorreste è farvi tatuare un cobra. Eppure, nonostante sia considerato tra gli animali più pericolosi e meno raccomandabili al mondo, è la specie preferita tra chi sceglie di farsi tatuare un serpente, forse grazie al caratteristico “cappuccio” (letteralmente il portoghese cobra significa, infatti, “serpente col cappuccio”) che gli dona un aspetto regale e maestoso. Numerosi significati simbolici si nascondono, comunque, dietro il disegno del cobra.
Un po’ di leggende sul cobra
Quello che non tutti sanno è, infatti, che il cobra è considerato un animale leggendario presso parecchi popoli. Gli antichi egizi, per esempio, consideravano il cobra un legame con l’aldilà, motivo per cui un cobra vivo fu chiuso insieme ad altri oggetti (tra cui anche un occhio di Horus) nella tomba del faraone Tutankhamon. Gli indù, invece, si riferivano al cobra come “naga” e lo rispettavano come animale sacro, simbolo di regalità e di buona fortuna, tanto che era considerato di buon auspicio vederne uno strisciare vicino casa. Anche la tradizione cristiana vecchiotestamentaria ha, infine, dei richiami al cobra: è l’animale in cui si trasforma il bastone di Aronne per spaventare il faraone.
Perché il cobra è un disegno unisex?
Simbolo polivalente per eccellenza, quello del cobra è un tatuaggio che ben si presta a essere realizzato tanto su un corpo maschile quanto su uno femminile. Senza dimenticare, però, che lo stesso disegno può assumere significati profondamente diversi a seconda che a “indossarlo” sia un uomo o una donna.
Il tatuaggio del cobra nell’uomo
L’uomo che sceglie di tatuarsi un cobra, infatti, vuole comunicare un certo legame con la parte più primordiale e istintiva di sé. Quasi sempre il cobra sarà rappresentato, in questo caso, con le fauci aperte o in posizione d’attacco.
La donna sceglie il cobra come simbolo di sensualità
Tradizionalmente, però, il cobra è anche un potente simbolo femminile: non a caso fin dall’iconografia più antica accompagna le dee madri. In questo caso il cobra è sintomo di bellezza, femminilità, capacità di seduzione e tentazione, senza mancare di una componente misteriosa e occulta.
Se il cobra è un tratto di personalità
Più in generale, comunque, il cobra è un simbolo di forza sia fisica che spirituale e si configura come una potenza che irrompe nell’inaspettato. Per questo, se si tralasciano i significati intrinsechi del disegno del cobra e si guarda alla personalità di chi sceglie di farsi tatuare il serpente “col cappuccio”, quasi sempre il cobra sarà l’animale totem scelto da chi ha un’indole furba e astuta, con alcuni tratti da calcolatore e per alcuni versi incline a prendersi gioco degli altri. Come quella del cobra è una bellezza che inganna (lo stesso “cappuccio” del cobra è una risposta a un pericolo ambientale e se “alzato” è preludio di attacco), chi sceglie di tatuarselo potrebbe avere una personalità doppia ed enigmatica.
Un legame con la morte…
Questa sorta di dualità del cobra, del resto, si manifesta anche come il doppio legame con la vita e la morte. Il suo veleno letale, l’abilità con cui uccide le prede rendono, infatti, il cobra un potente simbolo di morte. Chi sceglie di tatuarsi un cobra, così, potrebbe vivere il ricordo costante di una morte significativa. Secondo la tradizione, poi, perché striscia a contatto con la terra e con l’oltretomba il cobra rappresenta un legame indissolubile con la vita ultraterrena, per questo è il tatuaggio ideale per chi crede in una vita nell’aldilà o vuole entrare in comunicazione con chi già lo abita.
…e con la vita
Diverse ragioni, però, rendono il cobra anche un potente simbolo di vita. La muta del serpente, in primis, è un evidente richiamo alla possibilità di rinascita anche dopo i momenti più bui. È poi un animale primordiale, in molti casi associato al mito della creazione. Né va dimenticato che il cobra, come tutti i serpenti, ha nella forma un naturale richiamo fallico, associato all’idea di fertilità e procreazione.