Tatuaggi Polinesiani: significato e gallerie fotografiche

Sono tra i più scelti dal pubblico maschile, sicuramente per la virilità che mostrano. Grandi, belli e affascinanti, i tatuaggi polinesiani sono estremamente legati alla loro storia culturale, alle loro radici. Tra questi, appunto, troviamo anche i tatuaggi Maori. Per capirne bene il significato, evidenziando le varie sfaccettature bisogna fare dei passi indietro nella storia. Oggi cercheremo di rispondere ad alcune delle domande più frequenti sui tatuaggi polinesiani.

Dove nascono?

Secondo un racconto mitologico, si narra che il Dio della creazione Ta’aroa, abbia insegnato ai suoi due figli l’arte dei tatuaggi. Negli secoli scorsi, in Polinesia, quest’arte dei tatuaggi, era considerata assolutamente sacra e, per questo motivo, quando una persona veniva tatuata, contemporaneamente venivano eseguiti dei rituali. Nella cultura Polinesiana il significato del termine tatuaggi, significa “colpire due volte”. Vi abbiamo già parlato della dolorosa tecnica che i Maori utilizzavano per tatuare una persone. Bene ora moltiplicata il dolore, perchè le tecniche polinesiani superano ogni pensiero normale.

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Come venivano effettuati i primi tatuaggi?

Come già accennato, l’arte dei tatuaggi era considerata sacra, e durante ogni procedimento venivano eseguiti dei rituali sacri. La tecnica specifica per realizzare un tatuaggio, viste anche le poche possibilità moderne, era estremamente dolorosa. Gli strumenti erano : un guscio di tartaruga, ossa di uccello, bambù. 

Una volta che gli strumenti erano pronti, si procedeva proprio come si farebbe oggi durante un intervento chirurgico. Venivano effettuati dei tagli sul corpo che dovevano contenere il liquido nero dell’inchiostro. Questa tecnica era considerata essenziale, poiché simboleggiava il coraggio e il potere nell’accettare e superare questi simili dolori. Secondo alcune leggende una persona più tatuaggi aveva, più veniva guardato con rispetto e ammirazione. Nelle donne invece, il tatuaggio era limitato a braccia, labbra, mani, mento.

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Quali sono i tatuaggi tipici della cultura Polinesiana?

in questo caso possiamo suddividere i tatuaggi polinesiani in due categorie ben diverse: Enata e Etua.

Enata: si tratta di disegni assolutamente naturali che rappresentano il luogo di nascita di una persona, il suo stato sociale e la vita.

Etua: sono simboli legati alla spiritualità dell’individuo, sono tatuaggi religiosi che rappresentano l’onore e il rispetto e venivano indossati come dei talismoni, dei porta fortuna o dei protettori.

come già accennato non possiamo non parlare dei tatuaggi Mori o Hawaiani, poichè hanno caratterizzato questa cultura.

Maori

Anche la pratica del tatuaggi Maori è estremamente legata alla sua cultura. Questi tatuaggi venivano disegnati per segnare il passaggio dall’età da bambino a quella adolescenziale in una persone. I tatuaggi maori erano simbolo di onore e rispetto e non si smetteva mia di tatuarsi fino al giorno della morte. I tatuaggi maori si distinguevano sugli uomini perchè erano molto grandi. Più erano grandi i tatuaggi più incutevano timore al nemico che avevano difronte. Dalle forme curve, che coprono grandi parti del corpo, alle forme più piccole, tipicamente nere. A differenza dei tatuaggi polinesiani non veniva effettuati con rituali di canti e danze e con grandi incisioni sul corpo, bensì con un ago molto spesso (simile ad uno scalpello) capace di far arrivare l’inchiostro nero in profondità nel corpo.

 

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Hawaiani

I tatuaggi hawaiani, rispetto ai maori, non venivano effettuati come rito, ma perchè simboleggiavano l’identificazione di sè nell’individuo. ognuno aveva la libertà di esprimere il suo io più nascosto tramite i tatuaggi. Anche nelle isole hawaiane i tatauggi erano considerati vera e propria arte. Tra i disegni più comuni troviamo il geco o la lucertola, la tartaruga, fiori tropicali e delfini. Essendo un’isola è molto facile prevedere che la cultura di questo popolo è estremamente legata al mare e ai suoi elementi.

 

Il Geco o Lucertola

Simbolo indiscusso di questo animale è la buona fortuna. secondo il popolo hawaiano in antichità, il geco era capace di farti comunicare con gli dei e con le persone che non erano più in vita terrena. La lucertola rappresenta la rigenerazione, la trasformazione e la sopravvivenza attraverso le difficoltà. Mentre nella  cultura Maori viene considerate  un guardiano ed era utilizzata per scacciare gli spiriti maligni.

 Tartaruga

Hanno significati che le uniscono a molte culture diverse. Le tartarughe marine simboleggiano salute, fertilità, lunga vita, fondamento, la pace, il riposo, il navigatore.  Una delle credenze principali di questa cultura era quella di credere che la tartaruga fosse un animale capace di muoversi tra il mondo dei vivi e dei morti.

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Insomma sicuramente è uno stile molto ampio, ognuno ha la possibilità di scegliere disegni ed elementi diversi con una storia particolare. Ecco perchè abbiamo realizzano una galleria di immagini, magari, sperando di esservi d’ispirazione!

 

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