I miti e le leggende rappresentati dai tatuaggi possono fare rivivere le meravigliose ed emozionanti storie, simboli e magnifiche avventure che da sempre li caratterizzano e li rendono unici ed inimitabili, oltre ad essere divertenti. In particolare, una persona che decide di tatuarsi un personaggio mitologico o un evento accaduto in una leggenda è senza dubbio creativa, emblema di diversità e fonte di misteriosità oltre che di carisma emozionale.
Miti e leggende giapponesi nell’art tattoo
L’Oriente ha sempre avuto un grande fascino sulle popolazioni occidentali: la diversità culturale e nelle tradizioni tra il loro mondo e quello dell’Occidente, uno stile di vita addirittura antitetico e contrastante rispetto a quello occidentale e, un’attenzione verso differenti aspetti della vita, hanno fatto sì che proliferassero intorno a questo mondo, una serie di miti e leggende che tutt’oggi vivono e si tramandano di generazione in generazione. Questi possono essere incisi e fotografati sulla nostra epidermide con bellissimi tatuaggi.
Proprio dallo shintoismo si tramandano i primi miti che oggi conosciamo. Secondo la religione tradizionale giapponese le prime divinità crearono due esseri di sesso maschile e femminile, chiamati Izanagi e Izanami (i nostri Adamo ed Eva), nomi che significano “colui che invita” e “colei che invita”. A questi esseri gli dei diedero l’incarico di creare la terra e per farlo gli affidarono una lancia ingioiellata, chiamata Amanonuhoko, con la quale fecero sorgere le terre, l’oceano e le mescolarono; il fango che rimase sulla lancia ingioiellata, finì per colare dando origine alla prima isola, Onogaro, a cui seguirono le altre otto grandi isole che formavano il Giappone nell’antichità.
Izanagi e Izanami scelsero di dimorare sulla prima isola creata e lì decisero di avere dei figli: costruirono le fondamenta e poi un intero palazzo. le due divinità girarono attorno al pilastro in direzione opposta l’uno all’altro e quando si incontrarono dall’altra parte Izanagi si coricò con la donna ed ebbe da lei due figli, che però nacquero malformati. Dopo averli messi in una barca e lasciati in mare, Izanagi e Izanami si rivolsero agli dei chiedendo spiegazione di quella nascita sfortunata e, gli dei spiegarono che si trattava di una punizione dovuta al mancato rispetto del cerimoniale che serviva a sottolineare il ruolo di guida del maschio e di sottomissione della donna. Il dio e la dea quindi ripeterono l’operazione, con Izanagi che questa volta salutò per primo una volta giunto dall’altra parte, e dalla loro unione nacquero stavolta varie isole e divinità.
Miti e leggende occidentali nell’art tattoo
Se pensiamo a personaggi mitologici ed alle leggende che da piccoli leggevamo e ci facevano sognare ad occhi aperti, ci sono tante scelte e soggetti che possono essere tatuati: la Medusa, i personaggi epici e dell’antica Roma, i Draghi, le Sirene, le Fate, gli Gnomi, gli Elfi e tanti. Ognuno di questi è legato ad uno specifico emblema, denso di diversi significati, dicerie ed interpretazioni filosofiche e religiose.
Medusa è una figura mitologica greca che riprende l’antico culto della Dea Madre e viene raffigurata come un essere demonizzato.
Il mondo greco e Poseidone (in particolare) sono una scelta interessante e spettacolare da fare rivivere e tatuarseli sulle proprie braccia o schiena. Nettuno con la croce è il simbolo della materia, la radice delle cose, il punto cruciale della natura, è uno stabilizzante di energie, la porzione del forcone a tre punte rappresenta un tridente, comunemente pensato per rappresentare questo pianeta, che identifica Nettuno come il dio delle acque.
Il tridente di Nettuno rappresenta anche la triplice essenza della natura, empiricamente parlando questa triplice essenza è costituita da: il Divenire, l’Essere, il Passato. Altri significati offerti dal tridente di Nettuno nella simbologia della triplicità possono essere la nascita, la vita e la morte.
I Draghi riprendono lo stesso culto di Medusa in quanto serpenti che volano e vengono spesso demonizzati e venerati a seconda dei periodi storici e dei modi di attribuirgli un emblema e significato.
Le Sirene riprendono il culto della Dea Ishtar divenuta poi Lilith e demonizzata anch’essa in quanto figura che stordisce e fa degli uomini ciò che vuole: un soggetto che viene ripreso spesso nell’Old School.
I Fauni invece sono legati alla cultura pagana celtica ed al pari delle Fate sono creature del mondo della natura. Le Fate sono attinenti ai quattro elementi (Acqua-Aria-Fuoco e Terra) quindi nello sceglierne una per tatuarsela, si consiglia di legarla al suo elemento e quindi di studiarne la figura e l’aspetto. Anche gli Gnomi e gli Elfi che siano scuri o simboli di luce fanno parte della mitologia celtica e possono essere fatti rivivere con tranquillità.