Non serve un tatuaggio grande per trasmettere un messaggio importante, a volte basta un piccolo disegno per veicolare un significato, “less is more” potremmo dire, recuperando l’intuizione del noto architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe, “nell’essenziale, nel piccolo, si trova il bello”, il che tra l’altro può far comodo a chi desidera molto farsi un tatuaggio ma è particolarmente sensibile al dolore.
Va davvero bene tutto
Dei cuori, un punto esclamativo, delle orme, un asterisco, Bambi, un gufo, una freccia, un quadrifoglio, una coccinella, una farfalla, un micino, un elefante, un occhio, un albero, una clessidra, un ananas, un fiore, un diamante, una fata, un’ancora, un pokemon, una piuma, una croce, un coltello, un coniglio, una nuvola, un panda, una bici, una balena, un avocado, il mondo…potremmo andare avanti all’infinito, sostanzialmente una volta trovato un bravo tatuatore, un professionista capace di entrare nel dettaglio e nel mondo del microscopico, il disegno sarà semplicemente quello che preferite e più vi rappresenta.
Scritte
Scegliendo un tatuaggio di piccole dimensioni sarà possibile incidere su pelle anche testi molto lunghi, frasi o poesie di personale importanza che si avrà così modo di portare sempre con sé. All’occorrenza leggibili con comodità recuperando una lente di ingrandimento.
Fluo e non colore
Se l’obiettivo è la discrezione, un disegno che non catturi subito l’attenzione, un plus aggiuntivo al tatuaggio piccolo potrebbe valutarsi nell’optare per un tatuaggio bianco, valutando sempre però i rischi di tale scelta, che di certo darà un risultato appena visibile ma che potrebbe causare problemi nel tempo; altra possibilità capace di cavalcare sull’onda del “vedo non vedo” può essere trovata nei tatuaggi di colore fluorescente, capaci di comparire solo quando si va in discoteca ma anche, inevitabilmente, nel momento in cui si va a dormire.
Il top del top
Gli artisti coreani Mini Lau, Anzo Choi, Banul e Seoen sono stati i primi a lanciare il trend del micro tatuaggio, tutti i loro lavori sono denotati dall’uso di colori pastello, da tratti esili e docili, tatuaggi che danno la sensazione di essere di fronte a piccole opere d’arte che si impongono per la loro tenera bellezza riuscendo a fondersi sul corpo senza dare troppo nell’occhio: unicorni, fiocchi di neve, camaleonti, denti di leone, figure geometriche, la parola chiave per definirli potrebbe essere “microscopica poeticità“.
Dov’è Waldo?
Esiste una corrente di tatuaggi che prende spunto dai lavori dell’artista inglese Martin Handford, meglio conosciuto come l’autore di “Dov’è Waldo”: un modo simpatico per farsi un tatuaggio piccolo, nascosto, ma che allo stesso tempo non chiede altro che essere cercato, e sono davvero molti e inaspettati i luoghi dove Waldo può nascondersi, che sia dietro l’orecchio, tra le dita o in luoghi dove si è soliti dire che non batta il sole
La zona del corpo
I tatuaggi di piccole dimensioni sono solitamente una prerogativa del mondo femminile e le zone su cui le donne puntano sono: dietro le orecchie, i polsi, le caviglie, il centro della schiena, le spalle, le dita delle mani, glutei, polpacci ed interno coscia. Ciò non toglie che anche gli uomini sono liberi di farsi dei tatuaggi delle dimensioni che preferiscono, ci mancherebbe.
I vantaggi
Uno degli aspetti positivi dell’avere un tatuaggio di piccole dimensioni è il suo essere discreto, poco appariscente, anche perché spesso posizionato in zone poco esposte del corpo, per di più la sua realizzazione richiederà meno tempo, quindi meno dolore durante l’operazione e potenzialmente, a livello meramente statistico, minori rischi di infezione in fase di guarigione. Infine, ultimo incontestabile vantaggio di tale tipo di tatuaggio sarà nell’ulteriore spazio che resterà a disposizione per farne molti e molti altri.