Tatuaggi maori piccoli: significato, guida e galleria fotografica

I tatuaggi maori sono la storia dei tatuaggi come li intendiamo oggi. Sono stati i primi tatuaggi che non si realizzavano per classificare solo un criminale, o che non venivano effettuati solo su un certo ceto di classe sociale. Sono un tributo, un rito di iniziazione. Sono il classico tatuaggio che trasforma il tuo corpo in una tela, incidendo i ricordi più belli e brutti di una vita, senza mai avere fine, fino all’ultimo giorno di un uomo. Si, avete letto bene, i tatuaggi maori, secondo la stessa cultura, non hanno mai una fine.

Ragazza Maori

Vengono realizzati dal primo giorno in cui un bambino passa all’età dell’adolescenza fino al suo ultimo giorno di vita. Sono sicuramente i tatuaggi dal pubblico sia maschile che femminile, non solo per i bellissimi elementi che lo caratterizzano, ma per la storia che parla da sola. Inoltre, se il vostro desiderio è quello di coprire intere parti del corpo, questi tatuaggi fanno al caso vostro. nel corso degli anni li abbiamo visti ovunque, calciatori, personaggi del mondo dello spettacolo e su persone comuni. Secondo alcuni tatuatori sono i primi tatuaggi, quelli che “sverginano” il corpo per la prima volta con l’inchiostro. Ma questa cultura nasconde leggende e storie che non possono essere oscurate. Oggi ne parleremo insieme.

L’indiscusso tatuaggio che contraddistingue la cultura maori è il Moko, il tipico tatuaggio facciale. Forse non tutti sanno, come ad esempio Mike Tyson, che si è tatuaggio un simbolo maori sul lato sinistro della fronte, che questi tatuaggi sono strettamente legati alle persone che fanno parte della cultura Maori. Dunque, se non sei un maori non puoi assolutamente portare un Moko, categorico. Quindi, se pensate di farvi un moko e poi di viaggiare sulle coste della Nuova Zelanda, con la carnagione pallida e gli occhi azzurri, mettete in conto di non essere guardati di buon occhio.

I tatuaggi maori sono estremamente affascinanti sugli uomini. C’è chi ha deciso di coprire intere parti del corpo dalla spalla al polso, creando dei disegni molto affascinanti. Se per gli uomini la strada è in discesa, in questa cultura, per la donne non è la stessa cosa. Infatti, secondo questa cultura, le donne potevano tatuarsi solo in alcune parti del corpo, come il mento e il volto. Ad oggi, però, almeno in Europe e nel resto del mondo, vedere un tatuaggio maori sul corpo di una donna è unico, soprattutto sulle gambe, schiena e poco sotto al seno.

Ma qual era il senso di questi tatuaggi? Indubbiamente incutere timore, paura, verso il nemico. Per questo nei percorsi storici troveremo uomini maori con tatuaggi estremamente grandi, dal colore sempre nero e line molto evidenti. Il concetto era “Più è grande e più fa paura”.  E conoscendo questi tatuaggi, come dargli torto? 

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Tra gli usi e costumi più affascinanti di questa cultura, però, c’è il modo in cui questi tatuaggi venivano realizzati. Un processo estremamente doloroso. Questi tatuaggi veniva realizzati manualmente tramite un ago, molto più grande rispetto a quelli che conosciamo oggi. tramite questo ago si introduceva l’inchiostro in profondità nella pelle. Questo processo garantiva che, una volta guarito, ci fosse sempre uno strato di rilievo su di esso. Belli si, ma chi è disposto a subire questo procedimento?

Sono tanti i tatuaggi della cultura maori, per questo abbiamo realizzano una galleria fotografica per mostrarvi alcuni dei più belli. Oltre ai tatuaggi tradizionali come il Moko, abbiamo diversi linee e disegni tra cui scegliere. Come le fasce completamente nere sulle braccia. I tribali o figure che richiamano gli animali. Come i delfini, le tartarughe, le asce, il sole, la luna, le lucertole, elementi del mare come la pesca, onde e pesci, squali e polpi. Ma ancora gli uccelli, i gabbiani, le canoe, i millepiedi, fiori e foglie di lino.

Ecco una piccola galleria con disegni diversi

 

 

 

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