Anche in occidente è usata, sempre più spesso, come stampa sui vesti o, in forma di piccoli gioielli, come ornamento da portare al collo o al polso. La mano di Fatima, però, è da sempre anche un ottimo soggetto per i tatuaggi, grazie al forte significato simbolico che rimanda alla sfera religiosa e spirituale. La mano di Fatima, infatti, è un potente simbolo della religione islamica.
Chi è Fatima?
Anche conosciuta come “Khamsa” – cioè “cinque”, come le dita di una mano ma, anche, come i pilastri dell’Islam– è legata alla figura di Fatima, figlia del profeta Maometto. Veneratissima tra i credenti, Fatima è per l’Islam il simbolo di una fede integerrima e miracolosa. Alcune leggende vogliono che la ragazza fosse in grado, quando si ritirava a pregare nel deserto, di far piovere o di far sbocciare dalla sabbia fiori profumatissimi. La mano di Fatima è diventata, così, negli anni simbolo di devozione religiosa anche al di fuori del credo islamico.
La leggenda della mano di Fatima
Il disegno della mano di Fatima, però, è fatto risalire comunemente a una leggenda che ha per protagonista la bella figlia del profeta Maometto. Si dice che un giorno Fatima stesse in cucina a preparare la cena quando vide rincasare il marito, Alì, con un’altra concubina, secondo i dettami della religione musulmana che, in una certa misura, si sa, ammette la poligamia. Fatima fu allora tanto sconvolta da quella visione che lasciò cadere il cucchiaio nella pentola del semolino che stava mescolando e continuò a farlo con le mani, senza accorgersi delle ustioni e del dolore fisico che stava provando perché ben più sconvolta nell’animo. Solo quando il marito andò in cucina e, accortosi di quello che era successo, la medicò, Fatima realizzò di essersi ustionata la mano e, ancora sconvolta e in preda al disperazione, continuò a piangere anche quando il marito decise di ritornare dall’altra concubina. Alcune delle lacrime di Fatima, però, lo raggiunsero misteriosamente e gli caddero sulla spalla: solo così l’uomo capì come era grande l’amore di Fatima nei suoi confronti e decise di rinunciare per sempre ad altre concubine.
Alle origini del simbolo
Altre leggende, comunque, fanno risalire le origini della mano di Fatima a tempi più antichi. Per sumeri e babilonesi, per esempio, quella che oggi conosciamo come mano di Fatima era un simbolo legato a Inanna (poi Istar), divinità femminile legata alla fertilità della donna e della terra, all’amore carnale e alla bellezza. Non è un caso, perciò, che ancora oggi la mano di Fatima sia considerata un simbolo prettamente femminile, a volte addirittura utilizzata disegnata o dipinta sul muro per delimitare gli ambienti di una casa o di un luogo pubblico riservati alle donne.
La mano di Fatima nella culture non islamiche
Anche le altre culture, più recentemente, hanno fatto proprio il simbolo della mano di Fatima. Per gli ebrei, per esempio, la mano di Fatima è la mano di Miriam, sorella di Mosè e Aronne. Il cinque, del resto, è un numero fortemente simbolico per la religione ebraica: cinque sono i libri sacri della Torah, per questo la mano di Fatima è spesso chiamata anche Hamsa (da “hames”, “cinque”) e qualche volta porta scritte all’interno preghiere di benedizione. Per traslazione, nella religione cristiana, la mano di Fatima diventa quella della Vergine.
Un amuleto che parla di pazienza e devozione
Perché, dunque, scegliere di farsi tatuare una mano di Fatima? Come segno di devozione, certo, ma c’è di più. È un potente simbolo della pazienza che viene ricompensata con gioia, fortuna, ricchezza e aiuta a migliorare l’autocontrollo della persona. La mano di Fatima, poi, è un potente amuleto, protegge dai cattivi pensieri e dalla gelosia, tanto più che quasi sempre è disegnata con al centro un occhio di Mashallah, (Allah). Se disegnata con quattro dita aperte e il pollice alzato, infine, la mano di Fatima (detta in questo caso mano di Meknes) è simbolo di creatività e fecondità.