Il Borneo è un’isola divisa tra Malesia ed Indonesia posta nel sud est asiatico. Il Mare Cinese Meridionale, del Mare di Sulu e di Celebes bagnano il Borneo, che risulta una delle zone più visitate al mondo quando si parla del sud est asiatico. Perlustrata dagli europei solo nel 1521 dai superstiti della missione di Magellano ha da sempre avuto una civiltà molto legata alle culture dell’area ed è oggi popolata da tre diverse etnie: i daiachi, i malesi ed i cinesi.
La storia dei tatuaggi del Borneo e le tecniche
Le tradizionali tribù del Borneo da tantissimo tempo praticano l’arte del tatuaggio seguendo tecniche e immaginari molto lontani da quelle dei nostri giorni. Nel Borneo il tatuaggio è quindi consolidato da moltissimo tempo. Le tecniche utilizzate sono molto differenti dalle nostre. Lì, gli utensili sono molto rudi e semplici; due banali bastoncini appuntiti utilizzati in maniera praticamente perfetta. Uno di questi è quello che va sotto la pelle mentre l’altro viene usato come martelletto . Cosi da fissare il colore sotto la pelle e farlo restare lì, indelebile. Naturalmente è tanto difforme dalla nostra tecnica quanto più dolorosa. Una lavorazione che lascerebbe molti di noi, uomini moderni e non abituati al dolore, a bocca aperta. Ma per un uomo delle tribù del Borneo il tatuaggio tribale praticamente è tutto, e avrebbe fatto la qualsiasi pur di averne uno. Dopo l’arrivo dei colonialisti tantissimi tra le tribù del Borneo si convertirono alla religione cristiana, eliminando l’arte del tattoo. Successivamente con il secondo arrivo della cultura occidentale, questa volta per studiarli e non per indottrinarli e imporre loro uno stile di vita, ha invece contribuito alla rinascita della cultura in questione, riproponendo ai giovani del Borneo quello che i loro antenati erano soliti tatuarsi sul proprio corpo. E’ così si è sviluppata nuovamente la moda del tatuaggio tribale tra le popolazioni del Borneo stesse.
Temi tipici del tatuaggio del Borneo
Tradizionalmente i tatuaggi rispecchiano in pieno la cultura della popolazione indigena che crede alla presenza di spiriti in ogni cosa del mondo che ci circonda. I temi che ritornano maggiormente nei tatuaggi indigeni del Borneo riprendono gli elementi del rapporto con queste entità e riguardano, maggiormente, rappresentazioni di elementi naturali. Le antiche culture del Borneo vogliono un mondo dove ogni cosa, animata o inanimata, è popolata da un potente spirito. Per trasmettere ad ogni uomo l’essenza di questi spiriti, i tatuaggi tribali del Borneo riguardano innanzitutto gli oggetti della natura: fiori, piante, alberi e animali,particolarmente per lo scopo di aiutare lo sviluppo psico-fisico del guerriero e più in generale dell’individuo della società. Non è soltanto la natura a farla da padrona nel mondo dei tatuaggi del Borneo. Alcune di queste tribù ritenevano che i tatuaggi erano usati per segnare l’abilità di un guerriero in battaglia, o più brutalmente il numero di persone da egli uccise. Cose da società guerriere, dove la forza è ancora un elemento importantissimo e che è ancora capace di attirare l’attenzione di gente inurbata e alla fine docile come noi. Il tatuato infatti, passo dopo passo, riesce a portare a termine il suo tattoo solamente alla fine dei suoi giorni . In base al numero e al tipo di tatuaggi è possibile capire ogni elemento della tribù in base al suo compito e alla sua anzianità. Ma questo metodo di pratica non è solamente collegato alla figura maschile; anche le donne del Borneo decidono di tatuarsi. Le zone del corpo scelte dalle donne sono infatti le braccia sulle quali sono incise le abilità e le doti della donna stessa. Maggiori sono i tatuaggi più la donna viene ritenuta la sposa ideale, un’abile cuoca, sarta, madre.