Quella del gufo è sempre stata una figura ammantata di mistero e di charme. Questo animale notturno ha affascinato i popoli, assumendo significati diversi nel corso delle epoche e nelle varie culture. Proprio per il suo indiscutibile carisma l’immagine del gufo è diventata il soggetto ideale per molti tatuaggi, che incarnano differenti aspetti dell’animo umano, a seconda del tipo di illustrazione prescelta e dello stile utilizzato dal tatuatore. La figura del gufo può rappresentare la conoscenza, la pazienza o la saggezza, ma può anche richiamare l’oscurità e la paura della morte.
Alle origini del mito
L’accostamento tra la figura del gufo ed il mondo della cultura è assai antico. Risale, infatti, alla Grecia classica. Il gufo, così come la civetta, erano considerati gli animali sacri per la dea Atena, la dea delle sapienza, delle arti e dell’artigianato. In alcune illustrazioni dell’epoca classica la divinità è raffigurata con una civetta adagiata sul capo o sulle spalle; in altre è la dea stessa ad assumere caratteri antropomorfi, con ali ed artigli da gufo. Qualcosa di simile accadeva anche per Minerva, della della sapienza nel pantheon romano: anche per la divinità latina civette e gufi erano considerati come animali sacri e come simboli di saggezza e conoscenza.
Significato del gufo nella cultura europea ed americana
Nella cultura europea l’immagine del gufo ha assunto molte sfaccettature. Questo animale è dipinto come un vero e proprio simbolo di conoscenza e saggezza, un’entità sapiente. Ciò è probabilmente dovuto ad una caratteristica fisica specifica, la capacità di guardare in ogni direzione ruotando semplicemente la testa, tenendo tutto sotto controllo. Proprio per questa sua capacità innata il gufo è stato sempre considerato un animale sapiente, in grado di prevenire i pericoli, da qualsiasi direzione provengano. Qualcosa di simile accadeva anche tra gli indiani d’America dove però il gufo assumeva connotati anche più spirituali, rappresentando anche la capacità di chiaroveggenza.
Il gufo come portatore di sventura in altre culture
In altre culture, come quelle africana ed araba, il gufo è stato invece spesso considerato come simbolo di sventura e di morte. Essendo un animale notturno, esso veniva associato all’oscurità; la sua capacità di vedere al buio era considerata magica e, quasi sempre, con accezione negativa. Per i persiani il gufo era addirittura il messaggero di morte per eccellenza, una sorta di angelo maledetto. In India, invece, l’animale assumeva una connotazione più legata ai presagi: si usava mettere una sua piuma sotto il cuscino per “scrutare” la notte con gli occhi del gufo e provare a percepire il significato dei sogni premonitori.
Le versioni del gufo nei tatuaggi
Il gufo può essere raffigurato sia ad ali chiuse, appollaiato su un ramo, che ad ali spiegate, in tutta la sua bellezza. Inoltre, può assumere toni cupi, tendenti al gotico, o anche più morbidi, più simili ad immagini da anime o manga. Proprio per la molteplicità di significati assunti nelle diverse culture, tatuarsi un gufo ha spesso un forte senso spirituale. Un senso che, ovviamente, dipende dalla sensibilità di chi sceglie il tatuaggio, dal tipo d’immagine prescelta e dallo stile utilizzato per imprimerla sulla pelle.
Incarnando un simbolo di conoscenza e saggezza, il gufo viene spesso raffigurato in illustrazioni con occhiali, libri, pergamene e calamai, insomma con una serie di oggetti che rimandano al mondo del sapere. Molto spesso, però, quella del gufo è una una conoscenza segreta, acquisita nelle ore della notte, ammantata di misticismo e magia. In questo caso si punta soprattutto sulla profondità dello sguardo dell’animale, cercando di far risaltare la profondità dei suoi occhi. Richiamando le credenze degli Indiani d’America, infine, l’immagine del gufo può anche simboleggiare l’astuzia.
In alcuni casi, però, il tatuaggio del gufo è anche scelto come una sorta di amuleto contro il malocchio. La sua immagine, soprattutto quando assume tratti più morbidi e colori più vivi, rappresenta una sorta di protezione dalla negatività. Questo aspetto può sembrare in contrapposizione alla figura di questo animale come messaggero di morte e di sventura: tuttavia, essa deriva proprio dalla sua vicinanza alla notte ed all’oscurità; la vicinanza a questi mondi permette al gufo di conoscere i pericoli di tali mondi e di evitarli.