Il Borneo è una delle numerose isole nel sud est dell’Asia dove vivono le tribù Iban. Uno dei segni caratteristici di queste tribù sono i tatuaggi tribali, dei simboli molto particolari che hanno il potere di proteggere la persona che li usa sul proprio corpo.
La storia
Uno dei tatuaggi tribali più famosi è il bunga teruong, più comunemente conosciuto come Rosa del Borneo. A secoli di distanza, la Rosa è ancora oggi uno dei tatuaggi delle isole più richieste perché identificativa dell’appartenenza a una specifica tribù. La Rosa del Borneo infatti ha una caratteristica molto importante: il numero dei petali serve a specificare la propria provenienza perché ogni numero rappresenta una tribù. Questo era un tatuaggio molto importante perché era eseguito durante un rito d’iniziazione verso l’inizio di una nuova vita. Il rito doveva essere molto doloroso, infatti poteva durare ore o giorni, perché serviva a temprare il carattere del giovane.
Com’è fatta la Rosa del Borneo?
I tatuaggi tribali solitamente sono riconoscibili perché il loro stile è inconfondibile, ma allo stesso tempo decifrare il simbolo racchiuso nel disegno non è altrettanto facile, ciò accade perché questo genere di tatuaggi non hanno lo scopo di decorare il corpo, ma di rappresentare qualcosa e quindi renderlo vistoso non è una caratteristica essenziale. La Rosa del Borneo è una rosa stilizzata che viene tatuata utilizzando soltanto il colore nero, quindi monocolore. La sua particolarità è che genera una spirale dal suo interno, e questa spirale, decolorata perché lascia spazio alla pelle, genera a sua volta i petali identificativi della tribù di appartenenza.
Il significato del tatuaggio
Come detto prima, la Rosa del Borneo è un simbolo di protezione per chi la tatua dagli influssi malevoli, e la sua spirale rappresenta proprio il ciclo della vita dell’essere umano che vive seguendo solo le proprie regole e non quelle convenzionali. La Rosa del Borneo è simbolo di forza e di coraggio, infatti venne utilizzato per la prima volta dai guerrieri che dovevano prepararsi alla battaglia. Grazie a questo tatuaggio il guerriero dimostrava di non aver paura della morte perché questo tatuaggio di buon auspicio rappresentava che il ritorno dell’uomo all’interno del ciclo naturale della vita.
Un doppio simbolo: perché?
Una cosa molto insolita per il mondo dei tatuaggi è quello di vederne due uguali sulla stessa persona, perché di solito si preferisce decorare il proprio corpo con qualcosa di unico. La Rosa del Borneo però è un tatuaggio molto particolare lo abbiamo visto, e anche nella “quantità” si differenzia dagli altri. Nella tradizione delle tribù Iban i guerrieri si tatuavano due Rose perché la coppia di tatuaggi rappresentava l’essere riusciti a conquistare teste umane. Ovviamente oggi non esiste più quest’idea, ma anche nel mondo occidentale le Rose del Borneo continuano a essere tatuate molto spesso in coppia, quasi come a voler intensificare la sua forza rappresentativa.
Dove tatuare la Rosa del Borneo
Solitamente i posti in cui si tatuano sono molto specifichi: nel caso degli uomini è facile trovare due rose tatuate sul petto/spalle, ma casi molto classici, sia per uomini che per donne, sono anche mani e polsi. Una scelta particolare, e anche coraggiosa considerato la sensibilità del posto, è tatuare la Rosa del Borneo sul collo, ma in questo caso, più per una ragione estetica che puramente spirituale, il simbolo viene ripetuto per ben tre volte. Se invece si decide di ricorrere a un tatuaggio più classico e quindi rappresentare un’unica Rosa, i posti sono variabili perché non si ha l’esigenza del “numero due”, e quindi è possibile trovare questi tatuaggi sulle braccia, sul polpaccio, sui fianchi e anche dietro al collo.